Ricette
Pollo alla Marengo
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Il pollo alla Marengo unisce storia e cucina in una ricetta sontuosa degna non solo dei vostri ospiti, ma anche di Napoleone.
Cosa c’entra Napoleone in questa ricetta? Quelli con la memoria più allenata si ricorderanno che Marengo è il nome della località in cui le truppe del generale sconfissero gli austriaci nel lontano 1800. Il pollo alla Marengo pare essere nato proprio in questa occasione sebbene le origini siano un po’ incerte.
Questo piatto prevede pollo a pezzi arrostito in padella e cotto poi con pomodorini (o passata di pomodoro) e funghi. Il tutto viene poi accompagnato da gamberi di fiume scottati in padella e un crostone di pane con uovo a occhio di bue. Insomma, stiamo parlando di un piatto sontuoso, perfetto per le cene in famiglia o con gli amici.
Ingredienti
Per il pollo alla Marengo
- Pollo intero a pezzi – 1
- Farina 00 – q.b.
- Gamberi di fiume (o gamberi o scampi) – 4
- Pomodorini – 500 g
- Funghi champignon – 200 g
- Vino bianco secco – 1 bicchiere
- Limone – 1
- Olio extravergine di oliva – 3 cucchiai
- Burro – 50 g
- Sale fino – q.b.
- Pepe – q.b.
- Prezzemolo tritato – 1 cucchiaio
Per servire
- Pane casereccio – 4 fette
- Uova – 4
- Olio extravergine di oliva – 1 cucchiaio
Preparazione
Come preparare la ricetta del pollo alla Marengo
Tagliate il pollo in otto pezzi, o fatevelo preparare dal macellaio e fiammeggiate le piume rimaste (in alternativa potete anche toglierle con un’apposita pinzetta).
Mettete la farina in una ciotola e rigiratevi i pezzi di pollo quindi scrollateli bene eliminandone l’eccesso.
Scaldate un giro abbondante di olio e il burro in una padella antiaderente quindi unite il pollo a pezzi, rosolandolo su tutti i lati fintanto che non sarà dorato.
Sfumate con il vino bianco e, quando non sentirete più odore di alcool sollevarsi dalla padella, unite i pomodorini tagliati a metà. Vanno bene anche i pelati o la passata di pomodoro. Insaporite con sale e pepe e solo sul finire profumate con il prezzemolo tritato fresco.
Lasciate cuocere il pollo per 20 minuti con il coperchio. Nel frattempo pulite i funghi (noi abbiamo utilizzato gli champignon ma se sono di stagione vanno bene anche i porcini) e tagliateli in quattro. Uniteli al pollo, aggiungete il succo di limone e proseguite la cottura per altri 20 minuti, sempre con il coperchio.
Pulite i gamberi (se trovate quelli di fiume, meglio ancora) e scottateli in una padella con un filo di olio un minuto per lato, giusto il tempo che prendano colore. Trasferiteli su un piatto e tenete da parte. In alternativa aggiungetele al pollo a cottura quasi ultimata.
Pulite la padella e scaldate un altro giro di olio. Rompete le uova e cuocetele per 4-5 minuti il modo che il tuorlo resti morbido. Nel frattempo, tostate le fette di pane per 2-3 minuti in forno, su una griglia oppure in friggitrice ad aria: l’importante è che siano croccanti.
Servite mettendo nello stesso piatto il pollo, un gambero a testa e una fetta di pane con adagiato sopra l’uovo.
Se avete a disposizione del pollo intero allora vi consigliamo di provarlo con una ricetta che non delude mai: il pollo alla diavola. In alternativa, andate sul classico con il pollo arrosto.
Conservazione
Consigliamo di consumare al momento il pane tostato con le uova, invece potete conservare il pollo alla Marengo in frigo, per massimo 2 giorni, in un apposito contenitore con coperchio. Sconsigliamo la congelazione in freezer.
Origine e storia
La leggenda vuole che Napoleone, al termine della vittoriosa battaglia di Marengo avvenuta il 14 giugno 1800 nella località omonima in provincia di Alessandria, abbia chiesto al cuoco delle truppe francesi Dunand, di preparargli un piatto sostanzioso. Sfruttando gli ingredienti a disposizione, tra cui dei polli rubati ai contadini e dei gamberi di fiume, realizzò un piatto dai sapori contrastanti, ma buonissimo e apprezzato dal generale francese.
Pare infatti che da quel momento il noto condottiero, al termine di ogni battaglia, pretendesse proprio questa ricetta, snobbando e rimandando indietro le variazioni del cuoco. Forse che era un po’ superstizioso? Secondo un’altra ipotesi, il piatto venne gustato da Napoleone in un’osteria locale.
Come detto però l’origine del piatto è tutt’altro che certa, così come gli ingredienti della ricetta originale. Pare infatti che l’aggiunta di uova, pomodoro e gamberi di fiume sia postuma e attribuibile al famoso cuoco francese Escoffier. Quello che è certo è che il pollo alla Marengo è stato decantato da molti, tra cui Pellegrino Artusi, ed è rimasto a lungo il piatto francese più famoso.
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