Ricette
Migliaccio salato
Non c’è carnevale senza il migliaccio salato, almeno a Napoli. Ecco come si prepara questa sfiziosa ricetta tipica del martedì grasso.
Cos’hanno in comune le ricette di Carnevale? Quello di essere tendenzialmente molto, molto sostanziose. Non parliamo solo dei dolci, ma anche delle preparazioni che vengono solitamente realizzate per il martedì grasso, l’ultimo giorno di bagordi prima del digiuno quaresimale. Tra queste c’è il migliaccio salato, anche noto come Pizza ‘e Farenella, una rivisitazione del classico dolce napoletano.
Come è facile intuire, trattandosi di una ricetta antica preparata da tutte le famiglie della città, non esiste una vera e propria ricetta originale. Si era soliti arricchirlo con quello che si aveva a disposizione mantenendo pressoché invariata la base di semolino. Non mancano tuttavia le ricette del migliaccio di polenta, preparato con farina di mais o del migliaccio salato con pasta, una ricetta diversa di cui parleremo dopo. Ecco quindi il nostro migliaccio salato della nonna.
Ingredienti
Per il migliaccio salato
- Semolino – 150 g
- Acqua – 600 ml
- Latte – 50 ml
- Burro (o strutto) – 50 g
- Uova – 2
- Parmigiano grattugiato – 50 g
- Ricotta – 250 g
- Provola – 180 g
- Salame tipo Napoli – 180 g
- Sale fino – q.b.
- Pepe – q.b.
Per la teglia
- Burro – q.b.
- Pangrattato – q.b.
Preparazione
Come preparare la ricetta del migliaccio salato
Portate a ebollizione in una pentola l’acqua con il burro.
Versate il semolino a pioggia mescolando con una frusta da cucina e lasciate cuocere per 5 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
A parte rompete le uova e montatele con le fruste elettriche. Unite la ricotta setacciata, il parmigiano e in ultimo il semolino.
Regolate la consistenza dell’impasto con il latte. Aggiustate di sale e profumate con abbondante pepe nero grattugiato al momento.
In ultimo incorporate provola e salame tagliati a dadini e date un’ultima veloce mescolata.
Versate il composto in una teglia di 22 cm di diametro imburrata e ricoperta di pane grattugiato e cuocete a 180°C per 50 minuti. Servite il migliaccio rustico napoletano quando si sarà completamente raffreddato.
Ecco una videoricetta simile alla nostra con tutti i passaggi per realizzarlo. Come detto all’inizio, ogni famiglia ha la sua ricetta. Alcuni per esempio sono soliti cuocere il semolino direttamente nel latte, ma per il resto il procedimento non cambia.
Il migliaccio salato con pasta cui abbiamo fatto cenno all’inizio invece si prepara pressapoco alla stessa maniera. Si ottiene aggiungendo all’impasto base che abbiamo appena visto 150 g di bucatini o spaghetti cotti per un paio di minuti in meno rispetto a quanto riportato sulla confezione e passando poi il tutto in forno.
Ovviamente non potete non preparare anche il migliaccio dolce con la ricetta classica: che Carnevale sarebbe senza?
Conservazione
Il migliaccio napoletano salato si conserva per 2-3 giorni in frigorifero, ben coperto. Vi consigliamo di riportarlo a temperatura ambiente prima di servirlo.
Origine e storia
Il migliaccio salato è un piatto di origini antiche. Pare che venisse preparato durante la guerra quando il grano era uno dei pochi ingredienti che non mancavano nella zona. Certo, si trattava di una ricetta molto diversa da quella che conosciamo oggi, soprattutto per gli ingredienti impiegati, ma comunque molto simile nel concetto.
In origine infatti, oltre al semolino (o alla farina di mais bianco) si utilizzavano i ciccioli di maiale, lo strutto e, nelle famiglie più fortunate, le croste del parmigiano. Oggi gli ingredienti sono sicuramente più ricchi, ma non cambia l’idea alla base: utilizzare quanto rimasto in casa prima dell’inizio del digiuno quaresimale.