Ricette
Graffe senza patate
Che sia Carnevale o meno, ogni occasione è buona per preparare le graffe senza patate, delle soffici ciambelle cosparse di zucchero.
Le graffe senza patate non sono solo un dolce di Carnevale, ma anche una tipica brioche da bar. In entrambi i casi vengono fritte (sebbene esistano versioni che prevedono la cottura al forno) e sempre in entrambi i casi si passano ancora calde nello zucchero. L’impasto di per sé infatti non è particolarmente dolce, tuttavia è davvero impossibile resistere a queste delizie.
Note anche come zeppole di patate, vengono preparate da nord a sud, subendo leggere modifiche nell’impasto. D’altronde, non poteva essere altrimenti, visto che stiamo parlando di una delle ricette di Carnevale più famose in assoluto! La ricetta è piuttosto semplice e prestando attenzione alla lievitazione otterrete delle graffe sofficissime anche senza patate.
Ingredienti
Per le graffe senza patate
- Farina 00 – 250 g
- Farina Manitoba – 250 g
- Latte intero – 200 ml
- Lievito di birra fresco – 12 g
- Uova – 2
- Zucchero semolato – 50 g
- Burro – 50 g
- Sale fino – 1/2 cucchiaino
- Arancia Bio – 1
- Limone Bio – 1
- Estratto di vaniglia – 1 cucchiaio
Per friggere
- Olio di semi – q.b.
Per completare
- Zucchero semolato – q.b.
Preparazione
Come preparare la ricetta delle graffe senza patate
Per preparare le graffe senza patate mettete in una ciotola la scorza grattugiata di arancia e limone e l’estratto di vaniglia e lasciate riposare per 2 ore.
Riunite in una ciotola le due farine e lo zucchero e date una mescolata veloce. Formate una fontana e versate al centro il latte tiepido in cui avrete sciolto il lievito, le uova e gli aromi preparati all’inizio.
Quando l’impasto comincia a prendere consistenza, incorporate il burro a temperatura ambiente aggiungendolo un pezzetto alla volta. In ultimo aggiungete anche un pizzico di sale.
Finite di lavorare l’impasto e quando risulterà liscio e omogeneo, rimettetelo nella ciotola ben unta a lievitare. Coprite con pellicola e trasferite nel forno spento con la luce accesa fino a che non sarà raddoppiato di volume. Ci vorranno un paio di ore.
A questo punto occorre dar forma alle graffe. Potete stendere l’impasto con un mattarello fino a raggiungere 1 cm di spessore e poi ricavare le ciambelle con l’apposito stampo oppure staccare delle porzioni di impasto da 70-100 g e formare dei cordoncini che andranno poi chiusi a ciambella o a coniglio.
Mano a mano che sono pronte posizionatele su un quadrato di carta forno di 10-12 cm di lato, uno per ciascuna. Rimettetele a lievitare nel forno spento con la luce accesa per 1 ora.
Scaldate in una pentola abbondante olio di semi fino a raggiungere i 160°C-170°C massimo di temperatura. Friggete le graffe mettendole delicatamente nell’olio con la loro carta forno. Questa si staccherà da sola dopo pochi istanti e potrete rimuoverla con una pinza da cucina. Facendo così eviterete di rovinare la forma e la lievitazione delle vostre ciambelle.
Friggetele per un totale di circa 6 minuti, girandole di tanto in tanto in modo che assumano una doratura uniforme. Scolatele e passatele su carta assorbente prima di ricoprirle da entrambi i lati con lo zucchero semolato: si attaccherà più facilmente quando le graffe sono calde.
Ecco una videoricetta molto simile alla nostra con tutti i passaggi per realizzarle e le varie tecniche per conferire loro la caratteristica forma.
Secondo alcuni la ricetta tradizionale prevede le patate. Noi abbiamo provato entrambe le preparazioni (vi ricordate delle graffe napoletane?) e ci sono piaciute in egual maniera. Tenete poi presente che volendo potete optare per una cottura più leggera, al forno o in friggitrice ad aria.
Conservazione
Come per tutti i fritti, anche le graffe andrebbero consumate nell’immediatezza per poterne apprezzare la particolare consistenza.