Dolci
Dolci salentini: scopriamo il fruttone, il “cugino” del pasticciotto

Quando si parla di dolci tipici del Salento si pensa subito al pasticciotto, ed è innegabile che il “re” incontrastato sia proprio lui!
Tuttavia, chi non è salentino e ha visitato Lecce o una delle sue province avrà probabilmente notato, nei banconi dei bar e delle pasticcerie, un dolce piuttosto simile, con una forma identica, ma ricoperto di cioccolato: ebbene, questo dolce si chiama fruttone.
In Salento, il fruttone è considerato una sorta di “cugino” del pasticciotto, un dolce sicuramente meno conosciuto dai turisti e da chi non è del posto, ma che non ha nulla in meno in termini di gusto e di qualità degli ingredienti. In quest’articolo lo andremo a scoprire!
Fruttone e pasticciotto: punti in comune e differenze
Come si diceva, il fruttone ha una forma analoga a quella del pasticciotto, con il suo inconfondibile disegno ovoidale ma questo non è l’unico elemento in comune tra questi due dolci così golosi: entrambi, infatti, sono interamente strutturati con della pasta frolla.
La differenza più evidente a livello visivo è la presenza, nel fruttone, di una glassa di cioccolato che ricopre la parte superiore, ma ve n’è un’altra “nascosta” che si può notare solo al primo morso: mentre il pasticciotto è ripieno di crema pasticcera, il fruttone è ripieno di marmellata, più esattamente di cotognata.
La cotognata è una confettura di mele cotogne, le quali sono un prodotto tipico del Salento: rigorosamente autunnale, è infatti tra ottobre e novembre che avviene il raccolto di questi frutti, in provincia di Lecce è un dono molto ricorrente nelle Festività Natalizie.
Una piccola “chicca” per non fare confusione tra i vari dolci salentini: negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il pasticciotto con impasto al cacao, che si presenta come interamente scuro, esso tuttavia non va confuso con il fruttone.
Il fruttone, infatti, è preparato con la classica pasta frolla di colore chiaro; solo la parte superficiale, che è perfettamente liscia, è ricoperta da una glassa di cioccolato.
Come si prepara il fruttone
Abbiamo già parlato in altri articoli della ricetta del pasticciotto, e il procedimento da seguire per preparare un fruttone salentino è quasi identico, anzi si può senz’altro affermare che la ricetta del fruttone sia ancora più semplice, non richiedendo la preparazione della crema pasticcera, per la quale può essere utile un certo livello di esperienza.
Per preparare un fruttone bisogna anzitutto realizzare la pasta frolla: se si vogliono preparare all’incirca 10 fruttoni, essa richiede 300 g di farina, 150 g di burro, 100 g di zucchero, un uovo intero, un tuorlo d’uovo e un pizzico di lievito per dolci.
Gli ingredienti sono dunque gli stessi che occorrono per preparare la pasta frolla del pasticciotto, semplicemente nel fruttone si tende ad abbondare con il burro: esso, infatti, conferisce al dolce una consistenza più solida, utile per contenere il tipo di ripieno che lo contraddistingue.
Tutti gli ingredienti in questione vanno amalgamati: se ci si vuol cimentare in una preparazione casalinga va benissimo la lavorazione a mano, mentre in pasticceria si fa ricorso a strumenti specifici.
Modelli di impastatrice professionale come le planetarie visionabili nell’e-commerce AllForFood sono senz’altro perfetti, consentendo di effettuare preparazioni quantitativamente importanti senza tuttavia alterare la genuinità e l’artigianalità del prodotto.
Quando l’amalgama diviene perfettamente omogenea, va avvolta in una pellicola e lasciata riposare in frigo per circa mezz’ora.
Successivamente, i dolci possono essere assemblati, conferendo loro la classica forma e riponendo al loro interno il ripieno: alla cotognata, che come detto è la protagonista dell’interno di questo dolce, può essere abbinata anche della farina di mandorle con dello zucchero.
Una volta che i dolci sono stati strutturati (l’ideale è realizzare due elementi di forma ovoidale, da utilizzare rispettivamente come base e come “chiusura” superiore, badando bene di sigillare i bordi) si può passare alla cottura, che deve avvenire in forno statico a 180°C per circa 20 minuti; i fruttoni, lo sanno bene i pasticceri salentini, possono essere estratti dal forno quando hanno acquisito la classica doratura.
Prima di poter servire i dolci, tuttavia, è necessario compiere l’ultimo, golosissimo passaggio: sciogliere del cioccolato fondente e bagnare, con esso, solo la parte superiore del dolce.
Non è necessario consumare il fruttone subito dopo la sua preparazione, anzi questo dolce si presta molto bene ad essere gustato freddo.
Un delizioso mix di sapori diversi
Descrivere il gusto di un dolce non è mai semplice, e ovviamente vale lo stesso per il fruttone, tuttavia non vi è dubbio sul fatto che il più grande punto di forza di questa specialità salentina sia l’accostamento tra sapori significativamente differenti.
La frolla, come detto, è molto solida, il ripieno invece è morbidissimo, e questo crea, anzitutto, un bel gioco di consistenze; al dolce sapore della frolla, inoltre, si associano quello della cotognata, anch’esso dolce, ma con una marcata nota acidula, e quello arcinoto e delizioso del cioccolato.
Questo mix dona un risultato unico nel suo genere, dunque se si fa tappa nel Salento provare il fruttone è assolutamente d’obbligo, anche se è meno “famoso” del pasticciotto!
