Quali sono i piatti tipici dell’India da provare e come ottenere il visto obbligatorio per esplorare il territorio senza pensieri.
Organizzare un viaggio in India significa progettare un itinerario che permetta di esplorare un territorio ricco di magia e mistero, ma anche di scoprire i sapori e i profumi della cucina locale celebrata in tutto il mondo.
Passaporto e visto alla mano, chi viaggia per turismo o per affari non può non assaggiare le prelibatezze della tradizione culinaria indiana, piatti variegati e coloratissimi che vanno incontro anche ai palati più fini e che rappresentano un mondo da scoprire.
Per recarsi in India è infatti necessario richiedere un visto specifico, che permette di varcare i confini nazionali e superare i controlli senza intoppi.
Il meglio della cucina tipica indiana
L’India a tavola si caratterizza per una lunga serie di piatti speziati e aromatici, spesso proposti con alcune varianti a seconda della zona e della singola località. Il Biryani, ad esempio, è un esotico mix di riso basmati, spezie, carne, pesce e verdure, mentre il Chicken Tikka Masala è il pollo al curry originale servito nelle tavole di tutto il mondo.
Ancora più famoso è il Pollo Tandoori, che si caratterizza per la particolare marinatura composta da yogurt, zenzero, succo di limone, curry, chili rosso, peperoncino e curcuma.
Accompagnamento perfetto per molte pietanze indiane è il Naan, il pane indiano cucinato all’interno del Tandoor. La Samosa, invece, è un antipasto indiano consumato come street-food grazie alle dimensioni e alla forma facile da prendere con le mani. Ultimo, ma non meno prelibato, è il Kashmiri Aloo Dum: una pietanza vegetariana preparata con patate, pomodoro, spezie e salsa di yogurt.
Come funziona il visto India
Chi desidera fare un viaggio in India partendo dall’Italia o da un altro Paese d’Europa, incusi Regno Unito e Svizzera e a prescindere dalla finalità che sia turismo o affari, deve ottenere il visto prima della partenza e può inoltrare la richiesta direttamente online.
Il visto India elettronico, infatti, è l’eVisa inviato direttamente via e-mail che si decina in due varianti: eTourist per i turisti ed eBusiness per i viaggiatori d’affari.
Entrambi i visti elettronici hanno una validità di 30 giorni consecutivi ed è necessario varcare i confini nazionali entro 30 giorni dal rilascio, mentre per soggiorni più lunghi è necessario richiedere un visto fisico da apporre al passaporto da parte di un funzionario consolare, una procedura che prevede costi e tempi maggiori.
Come richiedere l’eVisa per l’India
Richiedere il visto India online è molto semplice, affidandosi a una agenzia di visti professionale che permette di inoltrare la domanda compilando un modulo ad hoc. Per ottenerlo è necessario avere il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi all’arrivo in India, che includa due pagine vuote.
È anche richiesta una prenotazione per un volo di transito o di ritorno, dimostrando inoltre di disporre di mezzi finanziari sufficienti per poter sostenere l’intero viaggio.
L’iter di richiesta del visto India è molto semplice e la procedura può essere effettuata collegandosi alla piattaforma ufficiale in qualsiasi momento (è infatti operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anche nei fine settimana e nei giorni festivi), con pochi click:
La procedura di richiesta prevede tre semplici step:
- si compila il modulo di richiesta;
- si effettua il pagamento online pari a 39,95€ a persona, richiesto anche per i bambini;
- si carica una fototessera e una scansione del passaporto dei passeggeri;
- si attende la ricezione del visto via e-mail, spedita entro pochi giorni.
In caso di richiesta urgente è sempre possibile versare un costo aggiuntivo e ottenere il visto già entro 24 ore.
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