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Lo chef Josè Andrès è stato candidato al Nobel per la Pace, un riconoscimento per il suo impegno e per il suo essere sempre in prima linea di fronte alle persone più sfortunate. Josè Andrès è uno chef spagnolo naturalizzato Usa che utilizza le sue risorse per aiutare le vittime di disastri naturali, offre cibo e aiuti a tutte le persone che si ritrovano a vivere i momenti più brutti della loro esistenza. Josè Andrès ha fondato l’associazione benefica World Central Kitchen che porta cibo e aiuti in tutto il mondo, dove vi è una catastrofe, è stato in Porto Rico dopo l’uragano Maria e la scorsa settimana è stato in California per regalare i pasti di Thanksgiving alle vittime degli incendi che hanno colpito e distrutto quella zona.
A riconoscere formalmente l’impegno di Josè Andrès è stato il deputato democratico statunitense John Delaney che ha candidato lo chef al Premio Nobel per la pace. I risultati verranno rivelati a ottobre 2019 ma già la candidatura è un immenso traguardo, soprattutto se si pensa che spesso chi ottiene questo premio è stato candidato più e più volte.
John Delaney ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”John Delaney]“Grazie al lavoro di Andrès, milioni di persone sono state sfamate. Questo è il bisogno umano più essenziale. Andrès si è dimostrato di classe mondiale in questo fondamentale campo umano”.[/quote]
Siamo abituati a immaginare gli chef come personaggi ricchi e un po’ presuntuosi che fanno pagare a carissimo prezzo le loro portate e sono molto lontani dalla quotidianità di ognuno di noi, e a questo immaginario hanno contribuito moltissimo tutti i vari talent e programmi di cucina. Josè Andrès ci dimostra che si può operare in modo diverso e sfruttare i propri contatti e le risorse per fare del bene, come il nostro italianissimo Massimo Bottura e i suoi Refettori sparsi per il mondo.
via | repubblica
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