La cucina italiana è una delle più amate del mondo, è buonissima, sana e ricca di sapori e, anche a livello di mercato, riscuote molto successo. Una ricerca commissionata da Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, ha decretato che la cucina italiana, come quota di mercato, è seconda a livello globale, seconda solo a quella cinese, e vale circa 209 miliardi di euro. Il mercato della ristorazione mondiale nel 2016 ha raggiunto un valore complessivo di 2.210 miliardi di euro, numeri che sono in crescita per andare incontro alle esigenze delle persone che, sempre più spesso, mangiano fuori casa.
Negli ultimi anni il settore dello street food è stato in netta crescita, così come i locali quick service, cioè quelli senza servizio al tavolo che offrono cibi che si mangiano in piedi e in modo rapido. In Italia questi settori sono in crescita e si stanno sviluppando molto bene ma ci sono ancora tanta strada da fare e tante opportunità da cogliere.
La cucina italiana è un business che funziona molto bene da noi in Italia ma anche all’Estero dove offre molte opportunità lavorative soprattutto nel mercato americano e britannico, ma anche in Brasile e in India. I margini per una ulteriore crescita ci sono, sia puntando sulla tradizione e quindi sui classici ristoranti, che sullo street food, un fenomeno globale che nelle specialità del Belpaese trova la sua massima espressione.
Queste tendenze di mercato che guardano al futuro in modo positivo offrono delle prospettive interessanti anche per il mondo del lavoro, perché significano nuovi posti di lavoro sia in Italia che all’Estero.
Via | ildenaro
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