Oggi interrompiamo il nostro viaggio tra ricette mirabolanti per parlare di un argomento semplice solo in apparenza: come si fanno le uova strapazzate. Certamente di un piatto così conosciuto ognuno ha la sua versione, ma è vero pure che esiste una ricetta base delle uova strapazzate che recita così: vano mescolate velocemente in una fondina, poi cotte in una padella dove avrete sciolto una noce di burro – oppure scaldato un filo d’olio – e poi scosse leggermente con delle bacchette di legno per non rigare il fondo ed evitare noiose incrostazioni sulle posate.
Ovviamente a questa ricetta delle uova strapazzate ci sono delle varianti, che in alcuni casi si tramutano in madornali errori da non fare, pena il fallimento totale del piatto. La principale di queste consiste nel rompere le uova direttamente nella padella calda su fuoco alto, ma così si rischia di ottenere poco meno di un ‘insulsa frittatina insapore.
Ed ecco che arriviamo a uno dei punti cruciali: come rendere le uova strapazzate morbide, cioè che non abbiano giallo e bianco separato – orrore – ma neppure siano troppo ‘bavose’, cioè crude. Il segreto sta nel come le strapazzate, appunto: dove smuovere in continuazione appena iniziano a rapprendersi, oppure, per raggiungere il punto giusto, cuocerle a bagnomaria, ma certo così ci vorranno almeno 10 minuti.
Per uova strapazzate cremose davvero, invece, il trucco è aggiungere un po’ di burro (o panna) in cottura e un’ultima cucchiaiata di uovo crudo quando sono pronte ed è ora di spegnere il fuoco, avendo cura di mescolare bene per amalgamare a dovere il tutto. Infine abbiamo pensato anche a chi cerca uova strapazzate light: in questo caso dovete eliminare i grassi e usare una padella che sia davvero antiaderente, oppure usare un cucchiaio di formaggio magro a metà cottura. Infine vi invito a provare le uova strapazzate al pomodoro, che a loro volta sono una variante del tegamino all’occhio di bue: saranno ottime solo se la salsa sarà fatta con pomodori di prima qualità.
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