Il nome non è dei più facili da pronunciare, l’alchechengi, ma una volta assaggiato questo frutto non si dimentica più. Originario dell’area euroasiatica, appartiene alla famiglia delle solanacee ed è adatto a preparazioni sia dolci che salate, con quel suo sapore inconfondibile tra il pomodoro e il lampone.
Da provare assolutamente è il risotto da preparare come fate di solito, ma l’impiego migliore è quello nelle insalate. I veri golosi, infine, lo inzuppano nel cioccolato fuso e lo lasciano solidificare: il connubio tra l’aspro del frutto e il dolce del cacao è davvero impagabile sul palato.
Finora abbiamo parlato degli usi ‘conosciuti’ dell’alchechengi, mentre noi siamo qui per scoprire cose nuove: allora ecco la marmellata agli alchechengi, o addirittura gli alchechengi confit che nobilitano preparazioni a base di carne o di pesce. Anche una variazione sul tema della classica fettina alla pizzaiola diventerà un piatto raffinato. Concludo dandovi qualche dritta sulle proprietà dell’alchechengi: ricchissimo di vitamina C, veniva usato in passato come diuretico naturale.
Foto | dplastino
Riproduzione riservata © 2024 - GB