I nostri bambini sono piccoli italiani e quindi, come noi, hanno grosse difficoltà a rinunciare a latte e biscotti a colazione quando sono all’estero. Certo, i cereali in genere si trovano ovunque, come pure il cioccolato da sciogliere nel latte, la marmellata e la frutta, ma può capitare, soprattutto se siete una famiglia molto avventurosa, di trovarsi in posti in cui la colazione dolce non c’è.
Tutti abbiamo presente l’english breakfast, a base di uova al bacon, oppure strapazzate e accompagnate da salsicce e pomodori grigliati: questo modello, oltre a non essere gradito, potrebbe non essere neppure salutare per un bambino che non è abituato. C’è da dire, però, che in Gran Bretagna e Paesi limitrofi non vi sarà difficile chiedere e ottenere una bella fetta di torta, magari di mele. In Scandinavia, poi, aggirate le aringhe e il salmone affumicato, potrete ripiegare su un bel toast con frutti di bosco appena colti, mentre in Grecia, con yogurt e caramello, il problema neppure si pone.
Più complicato è il caso del Sudamerica, dove si mangiano in genere frittelle, formaggi e torte salate per colazione, ma dove non mancherà mai la frutta fresca, che al limite potrete acquistare preventivamente in un mercatino. Nessuna difficoltà, invece, se andate negli Stati Uniti: devo ancora conoscere un bambino che non apprezzi i pancake… anche senza sciroppo d’acero!
L’estremo Oriente potrebbe essere davvero inospitale a colazione per i vostri bambini, data la quantità infinita di zuppette che offre. In Cina i dan bing (specie di crepes in equilibrio tra dolce e salato) potrebbero essere una scelta, come pure lo zhou, riso scotto e insaporito da una specie di confettura di fagioli rossi. Immancabili poi i panini farciti ma occhio a cosa c’è dentro!
Foto | Petras Gagilas
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