La “Cucina eclettica” di Juana M. Gorriti, alla scoperta del libro

“Cucina! Perché no? Ogni donna è un po’ cuoca; e la tavola è sempre, e soprattutto adesso, la metà della vita”. Scrive così il 2 aprile 1887 Juana Manuela Gorriti (Salta 1818 – Buenos Aires 1892), celebre scrittrice e giornalista argentina, nota per la sua vita avventurosa e la sua passione culinaria. La lettera è indirizzata allo scrittore peruviano Ricardo Palma, suo grande amico.

Juana Manuela Gorriti era una donna colta, animatrice di apprezzati salotti letterari e instancabile viaggiatrice, dopo la separazione dal marito si stabilì a Lima, dove si impegnò nella promozione dell’istruzione femminile, e dove poté dedicarsi alla sua grande passione: la letteratura.

Il suo libro Cucina eclettica vide la luce nel 1890: si tratta di un testo che raccoglie voci femminili provenienti soprattutto da Argentina, Bolivia e Perù. La varietà delle voci tradisce l’intenzione dell’autrice di rappresentare tutte le sfumature dell’animo femminile: ci sono scrittrici (come Clorinda Matto de Turner e Mercedes Cabello), profetesse del santuario domestico (come la negrita Encarnación) e persino monache di clausura (la peruviana suor Carmen de la Portilla). Leggere questo libro – pubblicato in Italia da Nova Delphi con la curatela di Camilla Cattarulla – è un viaggio non solo nella buona cucina latinoamericana di un tempo, ma anche nella storia dell’America latina. La voce dei vinti, la cultura andina, la condizione della donna, l’emarginazione degli indios sono tutti argomenti che trovano asilo in queste pagine, dove le ricette si trasformano e gli ingredienti si mescolano a riflessioni politiche e frammenti di vite vissute, gastronomia al servizio dell’epica.

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Juana M. Gorriti
Cucina eclettica. L’America Latina a tavola nell’800
con un saggio di Camilla Cattarulla; traduzione di Edoardo Balletta
Nova Delphi, 2013
pp 256, euro 10,00