Sono tanti i programmi televisivi dedicati al mondo della cucina: ormai si tratta di un argomento che piace sempre più e differenziarsi è importante, per non avere i palinsesti di tutte le reti televisive invasi dalle medesime proposte. Negli ultimi tempi ad attirare maggiormente la curiosità dei telespettatori, con riscontri importanti di discussione anche sui social network, sono stati i talent e i programmi dedicati alla cucina di un certo livello.
Ammettiamolo, quante volte abbiamo resistito di entrare nelle cucine di un ristorante dove stavamo mangiando per poter scoprire come funziona? Ci sono programmi televisivi che ci hanno permesso di capire cosa accade dietro le quinte, dietro quei piatti che arrivano in tavola e che speriamo siano anche buoni e saporiti, oltre che belli e invitanti da vedere.
E quante volte ci siamo chiesti cosa c’è dietro la creazione di un piatto, dietro l’invenzione di una ricetta, dietro la compilazione di un menù. Non nascondetevi, tutti siamo stati presi almeno una volta nella vita da queste e altre curiosità legate alla cucina d’alta classe e di un certo livello. E per fortuna sono arrivati dei programmi televisivi ad hoc che ci hanno spiegato queste dinamiche.
Ovviamente il tutto è condito da spettacolarizzazione, da toni spesso accesi, da tinte forti e da personaggi curiosi, bizzarri, particolari che possono incuriosire e appassionare il telespettatore. Perché del resto le sfide culinarie in televisione devono essere anche spettacolo e non una mera presentazione del lavoro dello chef e del ristoratore.
Presto spiegato, dunque, il successo di tre programmi televisivi, che al momento sono o sono stati i più importanti e i più seguiti. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Masterchef Italia
Masterchef Italia è la versione italiana del talent show culinario Masterchef: la prima edizione è andata in onda nel 2011 su Cielo, mentre in seguito il programma televisivo, visto il successo, è approdato su Sky Uno. Giudici di questo talent show gastronomico sono da sempre gli chef Carlo Cracco e Bruno Barbieri e il ristoratore Joe Bastianich, che è stato protagonista come giudice anche di Masterchef USA.
Il format è semplice: vengono selezionati 21 aspiranti chef, dopo selezioni lunghe e a volte molto divertenti e originali, in occasione delle quali i partecipanti presentano ai giudici i loro piatti. In seguito gli chef selezionati vengono messi alla prova dai tre giudici, con prove davvero particolare e molto dure, per testarli sul campo.
La rosa di 12 chef puntata dopo puntata deve cimentarsi in diverse prove: la Mistery Box, l’Invention Test e anche una prova in esterna, che se non viene superata porta al Pressure Test, prove gastronomiche durante le quali la fretta e la pressione sono davvero cattive consigliere. Ogni puntata vede l’eliminazione di due concorrenti: alla prova finale arriveranno solo in due e dovranno proporre un menù intero a giudici ed ex compagni di viaggio.
Finora sono state tre le edizioni terminate, vinte rispettivamente da Spyros Theodoridis, da Tiziana Stefanelli e da Federico Francesco Ferrero, mentre la quarta edizione è iniziata il 18 dicembre 2014.
Cosa piace di questo talent show? Il fatto che i concorrenti vengono messi alla prova da tre professionisti del settore, che spesso danno anche ottimi suggerimenti da usare in cucina, senza dimenticare la diversità dei tre chef che sono entrati con la loro personalità nei cuori di tutti i telespettatori e anche la spettacolarizzazione delle prove in esterna.
Il più grande pasticcere
Il più grande pasticcere è la versione italiana del talent show culinario “Qui sera le prochain grand patissier?“, dedicato alla pasticceria. In Italia la prima edizione è andata in onda dal 25 novembre 2014 su Rai Due ed è stata condotta da Caterina Balivo, mentre i giudici sono stati tre nomi di fama internazionale come Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini. Il tutor nelle prove esterne era Iginio Massari.
Il format de “Il più grande pasticcere” è semplice: 10 aspiranti pasticceri reclutati presso la Boscolo Etoile Academy di Tuscania si sono affrontati in diverse sfide dal gusto dolce, per vincere il premio finale e poter pubblicare un proprio libro di ricette. Il vincitore della prima stagione è stato Antonio Daloiso.
Tre le prove: la realizzazione di un dolce secondo un tema scelto dai giudici, una prova in esterna per realizzare dolci e dessert per un evento particolare, una prova eliminatoria, nella quale i peggiori delle altre due prove si dovevano sfidare in una prova di abilità a tempo.
In realtà un programma simile, ma non proprio uguale in tutto e per tutto, era già stato proposto su Real Time: chi ricorda Bake Off Italia con Benedetta Parodi.
I punti di forza di questo programma sono sicuramente le ricette spettacolari e di alta pasticceria che vengono spiegate e raccontate anche al pubblico. E poi per chi ama i dolci, non può non amare anche questa tipologia di programmi televisivi.
Cucine da Incubo
Cucine da Incubo è un programma televisivo un po’ diverso: è sempre un format che abbiamo ereditato dall’estero (celebre la versione con Gordon Ramsay), ma non si tratta di un talent show, bensì di un programma televisivo che entra nelle cucine dei ristoranti in difficoltà per portare aiuto, grazie ai consigli di un famoso e rinomato chef. Il Ramsay italiano porta il nome e la cattiveria simpatica di Antonino Cannavacciuolo.
La versione italiana è andata in onda la prima volta nel maggio del 2013 su Fox Life ed è stata affidata allo chef pluripremiato: si basa sul programma Ramsay’s Kitchen Nightmares e ci racconta l’intervento del cuoco per risollevare alcuni ristoranti a rischio chiusura. Sia nella versione USA sia nella versione italiana ne abbiamo viste di cotte di crude. Anzi, a volte abbiamo visto cose che non avremmo mai voluto vedere.
Nella prima parte del programma televisivo lo chef ispeziona il ristorante dal punto di vista estetico, igienico e anche dal punto di vista delle portate e dei menù proposti. Nella seconda fase lo chef osserva lo staff durante il servizio serale, per capire come si comporta, quali sono i punti di forza e quali gli errori da correggere. Nella terza fase, infine, lo chef interviene per dare un restyling al ristorante e anche ai menù e ai piatti che vengono serviti.
Antonino Cannavacciuolo, nel modificare i menù del ristorante, insegna sia al cuoco del locale sia ai telespettatori come si fanno i piatti: nella versione USA questo non avviene, il pubblico non assiste a queste dimostrazioni, che invece piacciono molto al pubblico italiano.
Il punto di forza di questo programma è che riesce a soddisfare la nostra curiosità, anche se spesso ci sono cose che non avremmo mai voluto vedere, oltre che aiutarci a capire come funziona un ristorante. E poi vedere lo chef all’opera è davvero sempre una grande soddisfazione.
Foto | pagina Facebook di Il più grande pasticcere e Cucine da incubo
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