Carlo Cracco è lo chef più bello della televisione, inutile girarci attorno, è bravissimo in cucina ma a far impazzire tutte le donne sono lo sguardo furbetto e gli occhi azzurri. Carlo Cracco il successo lo ha raggiunto con il tempo, con determinazione e duro lavoro, d’altronde non si diventa chef stellati da un giorno all’altro ne con piatti banali o improvvisati. Dopo aver conquistato posizioni di prestigio ai fornelli, Carlo Cracco, ha ampliato la sua attività, ha scritto diversi libri di cucina che hanno avuto molto succeo ed è approdato in televisione grazie a Masterchef Italia e, in seguito, a Hell’s Kitchen.
Gli inizi
Carlo Cracco è nato a Vicenza nel 1965, la sua avventura in cucina inizia all’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Recoaro Terme dove un professore gli ha pure messo 4. Per dimostrare di avere stoffa, a soli 14 anni, tutti i sabati e le domeniche, inizia a lavorare in un ristorante vicino casa dove lo chef gli svela tutti i segreti, lui che la stoffa ce l’aveva eccome, passa in poche settimane da 4 a 8.
Da allievo di Marchesi al periodo francese con Ducasse
Dopo qualche tempo al ristorante “Da Remo” di Vicenza, il salto di qualità arriva quando, nel 1986, inizia a lavorare con Gualtiero Marchesi che lo prende sotto la sua ala, successivamente lavora alla “Meridiana” di Garlenda (Savona) e all’Hotel di Charme della catena Relais & Chateux di Savona. Si trasferisce a Parigi per imparare i segreti della cucina francese e lavora con Alain Ducasse (Hotel de Paris) e Lucas Carton (Senderens, Paris).
Dopo tre anni torna in Italia e lavora come chef alla Enoteca Pinchiorri che conquista, grazie a lui, tre stelle Michelin. Gualtiero Marchesi lo chiama di nuovo per l’apertura del suo nuovo ristorante “L’Albereta” a Erbusco (Brescia), Cracco resta lì per tre anni.
La prima stella Michelin e il successo
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Successivamente si sposta in Piemonte dove apre il ristorante “Le Clivie” a Piobesi d’Alba in provincia di Cuneo, dove in un anno guadagna la prima stella Michelin. Pochi anni dopo, Carlo Cracco, accetta la collaborazione con la famiglia Stoppani, e insieme aprono il ristorante Cracco-Peck, del quale diventa Chef Executive. Dal luglio del 2007 Carlo Cracco è lo Chef Patron del Ristorante Cracco, nel 2012 e nel 2013 gestisce il Ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Nel febbraio 2014 Cracco inaugura il bistrot “Carlo e Camilla in segheria” nella zona dei Navigli di Milano, il locale è stato ricavato da una vecchia segheria e ne è stato mantenuto il concept, originale e molto vintage. Carlo Cracco è stato nominato Ambasciatore della Regione Lombardia per Expo2015.
Dalla cucina alla TV
Nel 2011 Carlo Cracco esce dalle cucine e diventa famoso grazie a Masterchef Italia: è uno dei tre giudici del primo talent di cucina insieme ai colleghi Bruno Barbieri e Joe Bastianich. Cracco è un giudice severo, scontroso e un po’ burbero ma, nonostante tutto, è sempre pronto a dare una mano o il consiglio giusto ai concorrenti. È un giudice severo che pretende molto ma pronto a fare un complimento se il piatto merita, è temuto e grazie a questa nomina di “cattivello” del trio si è aggiudicato il posto di giudice nel talent show Hell’s Kitchen Italia.
I libri di Carlo Cracco
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Carlo Cracco ha scritto parecchi libri di cucina per condividere i suoi segreti imparati nel corso della sua lunga carriera. Ecco i più famosi:
“Dire, fare, brasare” (2014) è un libro in cui spiega tutte le tecniche di cottura in cucina, da quelle più semplici come l’affumicatura, la cottura in forno e la frittura, a quelle più complesse come rosolatura, tostatura e glassatura. Ci sono anche 60 ricette per imparare ad usare le tecniche di cottura, da sole e combinate tra loro.
“A qualcuno piace Cracco” (2014), un volume che raccoglie il meglio della cucina regionale vista con gli occhi e il palato dello chef. Una guida per coniugare gli antichi sapori e la sperimentazione culinaria per imparare a dare un tocco moderno ai piatti della nonna.
“Se vuoi fare il figo usa lo scalogno” (2013), un libro in cui è possibile trovare le ricette della tradizione ma anche le tecniche di cottura e i segreti dello chef, un vero e proprio corso di cucina. Oltre alle ricette e alle tecniche ci sono anche i racconti personali dello chef, dal sugo al pomodoro di sua mamma alle collaborazioni con Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse.
“Panettone a due voci” è un libro del 2010 scritto con Davide Oldani, le ricette delle feste proposte da due grandi cuochi.
Andando indietro nel tempo ci sono altri tre libri che risalgono al periodo pre televisivo, piccoli capolavori semi sconosciuti: “Cracco. Sapori in movimento” e “La quadratura dell’uovo“ del 2006 e “L’utopia del tartufo bianco” del 2004.
I piatti più famosi di Chef Cracco
Tra i piatti più famosi di Carlo Cracco ci sono le reinterpretazioni delle ricette tradizionali come ad esempio La Milano sbagliata che è una variazione della celebre cotoletta alla milanese, ma anche il Risotto curcuma che è una variante dello chef del risotto alla milanese. Cracco crea anche piatti particolari e con ingredienti insoliti, ad esempio i Tagliolini d’uovo marinato e tartufo bianco, i Tagliolini di riso in insalata, caviale e salicornia, o magari l’Insalata all’ostrica e l’ostrica cotta al sale fichi e burro. Ricordiamo anche il Tuorlo fritto con trippa di baccalà, un ingrediente particolarissimo con cui sono dovuti cimentare anche i concorrenti di Masterchef.
Foto | Facebook Masterchef Italia
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