In questi ultimi anni ci è capitato molte volte di vedere la nascita di prodotti piuttosto originali oppure lanciati da aziende da cui non ti aspetteresti mai. La Coca Cola, ad esempio, aveva aumentato la sua offerta di prodotti provando ad entrare nel mondo delle acque minerali.
Questo tentativo di aumentare il fatturato, tuttavia, non aveva ottenuto il successo desiderato: poco tempo dopo il lancio della Dasani, infatti, si era scoperto che all’interno della bottiglietta c’era della semplice acqua del rubinetto venduta a poco meno di un euro al litro. Uno sproposito a dir poco.
E’ così che la Coca Cola ha ben pensato di non abbattersi e, anzi, di riprovarci di nuovo lanciando Fairlife, un drink a base di latte che la multinazionale di Atlanta descrive dicendo che
contiene il 50 per cento di proteine in più e il 30 per cento di zucchero in meno rispetto al latte normale, arricchito con molto calcio e zero lattosio.
Sandy Douglas, vicepresidente della Coca Cola, ha spiegato che questo nuovo drink costerà il doppio rispetto al latte normale poiché nel processo di produzione della bevanda viene impiegata una quantità di latte doppia.
La Coca Cola ha deciso di destinare il Fairlife esclusivamente al mercato USA, dimostrando una preoccupazione pari a zero nei confronti del crollo delle vendite del latte degli ultimi mesi (secondo il Dairy Today, infatti, negli ultimi due anni l’acquisto è crollato ben dell’8%).
Douglas, tuttavia, ha esordito sostenendo che “Se facciamo le cose bene i soldi arriveranno a secchiate”. Che sia una semplice frase scaramantica per allontanare le voci di una crisi sempre più pesante? Negli ultimi nove anni la multinazionale ha registrato perdite considerevoli di incasso ogni anno e anche in questo 2014 sembra non esserci una situazione così rosea.
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fonte: Corriere
photocredit: Fairlife
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