Il rapporto che si instaura tra chef e clienti di un ristorante è fondamentale: una buona intesa tra le due parti, infatti, può portare il primo a dare libera espressione alla propria creatività e i secondi a rimanere il più delle volte soddisfatti.
Ma come fare per creare questa buona intesa? Secondo un recente studio scientifico pubblicato all’interno della rivista specializzata Harvard Business Review avrebbe dimostrato come un contatto visivo tra lo chef e i commensali sia indispensabile per la preparazione di ricette più buone.
La ricerca è stata svolta da un gruppo di ricercatori della Harvard Business School e del University College London che, utilizzando dei tablet sono riusciti a monitorare differenti situazioni in cui lo chef aveva la possibilità o meno di instaurare un contatto visivo con il cliente. Una volta terminata la cena, hanno provveduto a raccogliere i feedback delle pietanze da parte dei commensali.
Al termine della ricerca è stato visto come nelle situazioni in cui lo chef aveva la possibilità di guardare i clienti attraverso la cucina aperta, il grado di soddisfazione aumentava notevolmente rispetto a quando questo tipo di contatto visivo non si verificava.
L’apprezzamento, tuttavia, riguarda una questione per lo più psicologica: se le stesse pietanze servite nei ristoranti con la cucina chiusa venivano proposte in quelle con la cucina open space, la percezione al palato veniva modificata drasticamente. In meglio.
Il capo ricercatore dello studio, il Dottor Buell, ha spiegato
Crediamo che la sintonia negli sguardi svolga un ruolo maggiore rispetto allo stress. E questo è più che gratitudine. E poi gli chef amano vedere l’espressione dei propri clienti quando assaggiano i loro piatti.
Via libera alle cucine aperte a tutti allora!
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photocredit: Marty Desilets
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