Il garam masala è un composto di spezie. Il suo nome vuol dire spezia calda, bollente. Di solito comprende cumino, coriandolo, pepe nero, cannella, chiodi di garofano e capsule di cardamomo: la composizione può variare anche considerevolmente a seconda delle zone in cui viene prodotto (come per il curry, si dice che in India ogni famiglia segue una propria ricetta)
A differenza del curry, il garam masala va tassativamente aggiunto a fine cottura, anche per il suo gusto relativamente delicato, vista l’assenza del peperoncino. Il sapore è pungente, anche se non proprio piccante, e da un sapore unico ai piatti, fossero anche delle semplici verdure stufate.
Lo si trova in commercio, ma possiamo farlo anche da soli, in modo da poterci regolare con il sapore e aggiustarlo a nostro gusto. Occorrono: 50 gr di semi di coriandolo, 50 gr di frutti di cardamomo verde, 25 gr di semi di cumino, 25 gr di pepe nero in grani, 7-8 chiodi di garofano, 1 stecca di cannella, 1/2 noce moscata.
Pestate i frutti di cardamomo in un mortaio ed estraete i piccoli semi; sbriciolate la cannella. Tostate tutte le spezie separatamente per un paio di minuti. La noce moscata non va tostata. Dopo la tostatura polverizzate le spezie con un macinino o un mortaio. Il garam masala è pronto e conservato in un contenitore ermetico non trasparente.
In cucina potete utilizzarlo per insaporire il pollo (specialmente se lo avete preparato a bocconcini), ma anche verdure e, naturalmente, il riso.
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