A parte pappine varie e frutta grattugiata, nella delicata fase dello svezzamento si ha a che fare anche con gli omogeneizzati (ma ascoltate il vostro pediatra, prima!), perciò quelli fatti casa saranno sicuramente migliori! Questo è il primo di una serie di post che questo mese dedichiamo alle care mamme che (come me) sono arrivate alla fatidica soglia dei 6 mesi del proprio bambino o bambina e quindi si apprestano ad affrontare la delicata fase dello svezzamento, come consigliano i più.
Che siano, quindi, di frutta, di carne e poi anche di pesce, le proporzioni per gli omogeneizzati sono abbastanza fisse: 200 g di ingrediente per 1 l di brodo vegetale o acqua, e mi raccomando, senza sale! Con queste dosi riempirete circa 15 vasetti di formato simile alle monoporzioni che si acquistano al supermercato. Anche la preparazione è sempre più o meno la stessa: fate cuocere la carne, le verdure o il pesce al vapore oppure lessate direttamente nell’acqua o nel brodo e alla fine frullate, avendo cura – al momento di proporlo al vostro bimbo – che l’omogeneizzato sia a temperatura e che non ci siano pericolosi pezzetti residui. Per gli omogeneizzati alla frutta, invece, basterà frullarla, magari aggiungendo qualche goccia di limone per evitare l’annerimento.
Detto questo, le mamme più esperte sconsigliano l’uso di frullatori tradizionali o a immersione, perché le lame creano aria all’interno delle preparazioni (non sia mai tornino le famigerate colichette!) a vantaggio degli appositi omogeneizzatori da acquistare, però, in negozi specializzati.
Infine qualche dritta sulla conservazione: in frigorifero al massimo due giorni (anche perché con questo caldo…); in freezer fino a 6 mesi, ma tenete conto che all’epoca il vostro bimbo avrà un anno e quindi esigenze alimentari del tutto differenti.
Foto | funky fat girl
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