Cominciamo dall’inizio. Cos’è la schiscetta? Si tratta di una parola «dialettale milanese che deriva dal germanico quetschen e che significa “schiacciare, pressare, stipare”, in dialetto milanese schisciar». Quindi schiscetta o schiscia «perché si schiacciava all’inverosimile il pranzo nel contenitore metallico, che ha finito per prendere il nome di quel sostantivo». In pratica, un contenitore che serve per metterci dentro piatti da asporto e, nello specifico, per il pranzo da portarsi in ufficio.
Ma cosa mettere nella schiscetta? Cosa portarsi in ufficio per avere un pranzo buono ma allo stesso tempo comodo da mangiare? Lorenzo Buonomini e Jacopo Manni ci offrono molti suggerimenti in merito nel loro libro Il Re della schiscetta. 66 ricette per un pranzo in ufficio economico e sfizioso, in libreria per Terre di Mezzo editore (è da questo libro che abbiamo preso la spiegazione di schiscetta di cui sopra).
Gli autori presentano, quindi, sessantasei ricette organizzare in nove capitoli per organizzarsi al meglio e mangiare in maniera gustosa anche in pausa pranzo.
Ho trovato l’organizzazione del libro molto intelligente, perché gli autori non si sono limitati a spiegare come preparare i piatti da mettere nella schiscetta (cosa che, alla fine, ognuno può fare come meglio crede), ma motivano le loro scelte aiutando nella riflessione (basti pensare al primo capitolo – Svuotafrigo senza sprechi – in cui accanto alle ricette ci conducono per mano nel soffermarci sugli enormi sprechi alimentari che ci sono nel mondo, ma anche nella nostra quotidianità).
Le proposte variano e comprendono anche verdura, frutta e dolci, ma andiamo anche sul romantico con i suggerimenti del capitolo A lume di salvaschermo, in cui una semplice schiscetta può trasformarsi in freccia di cupido e far nascere un amore sul posto di lavoro. E se poi non avete intenzione di innamorarvi di qualche collega, potete, comunque, essere sempre cordiali con tutti e organizzare, una volta tanto, una mega schiscetta per tutti. Come fare? Semplice con le cinque ricette che Lorenzo Buonomini e Jacopo Manni propongono nel capitolo Farsi amare da tutto l’ufficio.
Bello l’ultimo capitolo dedicato alle ricette ispirate a Marcovaldo di Italo Calvino, perché “Marcovaldo con ogni mezzo cerca di non arrendersi alla monotonia della vita lavorativa e alla noia che la città può riservare cercando evasione nella natura. Una natura che seppur urbana può offrire a chi allena la vista e tiene sveglio l’olfatto delle incredibili e affascinanti avventure”. E poi in Marcovaldo si parla di una parente stretta della schiscetta, vale a dire la pietanziera (che poi è solo un altro nome della schiscetta, anche se con forma diversa).
Lorenzo Buonomini – Jacopo Manni
Il Re della schiscetta
66 ricette per un pranzo in ufficio economico e sfizioso
Terre di Mezzo editore, 2014
pp 120, euro 10
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