Non è certo facile parlare della cucina degli Stati Uniti d’America che, pur essendo relativamente giovane, è frutto di incontro di culture talmente diverse da renderla un unicum pur nella sua evidente varietà, dovuta alla storia e alla vastità della geografia. Pur tuttavia possiamo trovare alcune caratteristiche comuni a tutti gli USA, dal punto di vista culinario.
La prima colazione, per esempio, prevede molte preparazioni simili, a cominciare dai pancake serviti con sciroppo di acero. Non meno gradite le uova, lessate, cotte al tegamino o rivoltate in padella, spesso servite con patate saltate, bacon, salsiccia, o prosciutto e, nel Sud, con l’hominy (o grits), chicchi di mais privati del loro rivestimento esterno e bolliti fino a diventare una pappa. Ci sono poi i fiocchi di cereali in genere, e di mai in particolare (cornflakes); sulla costa troviamo i muffins, i doughnuts (o donuts) e i bagels, ciambelle tipiche della tradizione ebraica, comunissime a New York: preparati con pasta lievitata e salta, spesso cosparsi di cannella, semi di papavero, sesamo, uvetta e spezie varie, possono essere farciti con formaggio fresco o salmone affumicato (e, oltre alla colazione, si usano anche come spuntino del pranzo).
Per quel che riguarda il pranzo, segnaliamo che viene aperto con delle insalate miste, che sono un vero e proprio vanto americano: celebri in tutto il mondo sono la Waldorf (sedano e mele) e la Caesar (lattuga, crostini e parmigiano); c’è anche la chicken (con pollo lessato e cipollotti e la coleslaw (cavolo cappuccio e carote), entrambe preparate con sedano, panna e senape. In ogni caso, tutte le insalate sono servite con salsa, detta dressing. Tra queste: french (una vinaigrette), blue cheese (con l’omonimo formaggio), thousand Island (originario della Louisiana preparato con peperoncino, prezzemolo, maionese) e poi, naturalmente, abbiamo il ketchup e il tabasco.
Le zuppe sono molto apprezzate e, a seconda della zona, vengono servite fredde o calde.
Nella categoria dei contorni possiamo far rientrare le patate ripiene con panna acida, le patate dolci glassate, le pannocchie bollite e condite con il burro, le frittelle di mais e la conserva piccante di mais e cavolo. E ancora: i refried beans (passato di fagioli neri o rossi stufati in padella, tipico del Texas), e la cranberry sauce (composta di mirtilli rossi, mele acidule, zucchero e spezie) servita con il tacchino.
Per quel che riguarda le carni, le più diffuse sono pollo, manzo, vitello, maiale e tacchino; in Florida c’è anche la carne di alligatore. Parimenti ampio è l’assortimento di pesce, che varia a seconda dell’area geografica: abbiamo salmone, merluzzo, aringhe e specie meno note da noi.
I dolci sono tanti e non sempre incontrano il gusto di noi italiani: segnaliamo la crostata di lime e quella di pecan, il bread pudding (budino di pane con latte e uvetta, servito con una salsa al whisky). Non dimentichiamo certo la cheesecake che è una crostata farcita con formaggio bianco fresco e panna acida, mentre la peach cobbler è una crostata rovesciata con le pesche.
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