La torta Savoia, con i suoi 5 strati di pasta biscotto alternati a crema al cioccolato, è è una torta al cioccolato tipica della Sicilia.
Quando si parla di torte al cioccolato è impossibile non ricordare la torta Savoia, un trionfo di dolcezza con strati di pasta biscotto alternati a tre diverse farciture di cioccolato il tutto ricoperto da una glassa al cioccolato. Difficile da preparare? Assolutamente no, basta solo un minimo di organizzazione e avrete un dessert perfetto anche per occasioni più importanti.
Anche chiamata “Sacher italiana” per via della scritta di cioccolato che solitamente si appone sulla superficie, è conosciuta anche con i nomi di torta sabauda o dolce Savoia. Poco importa però del nome, ciò che conta è che vi mettiate ai fornelli quanto prima per provarla!
Ingredienti
Per la pasta biscotto
-
Uova – 5 -
Farina – 90 g -
Amido di mais – 50 g -
Zucchero – 150
Per la crema al cioccolato
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Cioccolato fondente – 250 g -
Cioccolato bianco – 25 g -
Cioccolato al latte – 200 g -
Zucchero a velo – 25 g -
Cacao amaro – 25 g -
Farina di nocciole – 80 g -
Latte – 150 ml -
Burro – 60 g
Per la bagna
-
Acqua – 200 ml -
Rum – 30 ml -
Zucchero – 90 g
Per la glassa
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Cioccolato fondente – 300 g -
Burro di cacao (o tradizionale) – 50 g
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1
Per prima cosa preparate la pasta biscotto. Con le fruste elettriche o con la planetaria munita di frusta a filo montate le uova con lo zucchero fino a che non risulteranno chiare e spumose.
2
Unite la farina setacciata con l’amido di mais, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontare il composto.
3
Versatelo poi su due teglie da forno (le leccarde vanno benissimo) rivestite di carta forno e livellatene la superficie. Cuocete a 180°C per 12 minuti, una teglia alla volta.
4
Nel frattempo sciogliete a bagnomaria i tre tipi di cioccolati. Riuniteli poi in una ciotola e aggiungete nell’ordine: farina di nocciole, zucchero a velo, cacao, latte e burro a temperatura ambiente. Mescolate fino a ottenere una crema omogenea. Fatela rassodare per almeno 30 minuti in frigorifero.
5
Preparate anche la bagna sciogliendo lo zucchero nell’acqua e unendo il rum. Portate a bollore quindi spegnete.
6
Ricavate 5 dischi dalla pasta biscotto, tutti della stessa dimensione. Potete utilizzare un piatto oppure un apposito anello. All’incirca dovrebbero essere da 18-20 cm. Se non riusciste a ottenerne 5 interi, l’ultimo costruitelo unendo due metà (messo al centro del dolce non darà alcun problema).
7
Adagiate il primo su un piatto da portata, spennellatelo con la bagna e coprite con uno strato di crema. Per comodità potete anche trasferirla in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia. Proseguite così fino all’ultimo strato di sola pasta biscotto bagnata con la bagna al rum.
8
Sciogliete il cioccolato fondente per la copertura con il burro di cacao ( tradizionale), quindi utilizzate la glassa per coprire la torta. Assicuratevi che coli per bene anche sui bordi. Una volta fredda potete servirla decorando a piacere la superficie con la scritta Savoia.
Per farvi vedere come vengono gli strati abbiamo trovato anche un video. Come potete vedere alcuni non utilizzano i tre cioccolati per la farcitura, preferendo prodotti pronti come crema al cioccolato e pasta di nocciole. Noi abbiamo trovato la nostra versione più genuina e per questo vi consigliamo di provarla così.
I Savoia erano davvero dei buon gustai. Sapete qual era il piatto preferito di Re Vittorio Emanuele? La pasta alla Vittorio Emanuele, un vero e proprio trionfo di sapori!
Conservazione
Il dolce dei Savoia si conserva per 2-3 giorni in frigorifero. Meglio riporlo in un contenitore ermetico o all’interno dell’apposita campana per dolci.
Torta Savoia: storia e origine
Probabilmente vi starete chiedendo perché questo dolce si chiami così. Come sempre quando si tratta di tradizione, le origini sono piuttosto incerte. L’ipotesi più accreditata è che venne preparata per la prima volta dalle suore benedettine di Catania per celebrare l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia nel 1860. Altri sostengono che fu un pasticcere palermitano a crearla per la prima volta, sempre però per celebrare una visita della famiglia reale alla città.
In origine il dolce veniva realizzato con sole nocciole piemontesi in onore della famiglia reale. Era quindi una preparazione destinata unicamente ai ceti più abbienti vista la presenza di un ingrediente tanto pregiato. Oggi la coltivazione delle nocciole è molto diffusa, al pari di altri tipi di frutta secca, in tutta l’isola e questo ha sicuramente contribuito a una più capillare diffusione del dolce.
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