Le ricette dei tomini piemontesi sono tipiche della tradizione della Regione del Nord Italia. Scopri subito tutti i segreti di questo piatto.

I tomini piemontesi sono un antipasto della tradizione culinaria piemontese, nei ristoranti locali spesso vengono serviti con affettati misti e altri antipasti tipici. In questo caso non dovete preoccuparvi di rispondere alla domanda “tomini piemontesi come si cucinano?” perché il prodotto base della ricetta è un formaggio fresco che si trova in commercio in pratici panetti da tagliare a fette e non necessita di cottura. Può essere più o meno stagionato e ovviamente questo inciderà sul sapore finale del piatto.

Per condire i tomini potete potete preparare la salsa verde con prezzemolo, usata come vuole la tradizione anche per accompagnare il bollito, ma capita spesso di trovare anche i tomini freschi in salsa rossa, l’altro condimento tipico che invece ha come ingrediente base il pomodoro.

Come preparare la ricetta dei tomini piemontesi al verde

  1. Prendete il prezzemolo, sciacquatelo bene sotto acqua corrente poi asciugatelo e tenetelo da parte. Sbucciate gli spicchi di aglio e in seguito sgocciolate le acciughe dall’olio di conservazione.
  2. Ammollate la mollica del pane con l’aceto, intanto tritate il prezzemolo con l’aglio, le acciughe e i capperi dissalati. Continuate fino a quando non avrete ottenuto un composto fine.
  3. Trasferite il tutto in una ciotola capiente, aggiungete il pane ammollato nell’aceto e ben strizzato. A questo punto aggiungete tanto olio di oliva quanto basta per avere una salsa morbida.
  4. Aggiustate di sale se necessario poi occupatevi del formaggio.
  5. Tagliate il panetto (in piemonte si usa solitamente il Sancarlin o un formaggio simile) a fette spesse non meno di 1 cm e adagiate il formaggio tagliato su un piatto da portata (a volte questo formaggio è talmente morbido, quasi come fosse una crema, che dovrete dar voi la forma aiutandovi con un cucchiaio e un coppa pasta).
  6. Distribuite la salsa verde sulla superficie del formaggio, decorate a piacere con peperoncino piccante o altri ingredienti e servite subito o dopo qualche ora di riposo in frigorifero.

I tomini si possono accompagnare anche con il bagnet ross, la salsa piemontese per eccellenza a base di pomodoro.

Ecco un breve video che illustra tutti i passaggi per preparare questo delizioso antipasto piemontese.

Conservazione

Vi consigliamo di consumare i tomini al verde piemontesi entro un paio di giorni dalla preparazione.

Origine e storia dei tomini al verde

Sembra incredibile eppure dietro questo piatto così semplice si nasconde una storia antica. Due parole vanno sicuramente spese per il formaggio. È un formaggio grasso o semi grasso, di forma cilindrica, gusto acidulo e colore bianco. I tomini utilizzati nella ricetta infatti non sono quelli che solitamente si cuociono alla piastra. Si tratta di tomini freschi o stagionati per massimo un mese che originariamente venivano preparati dalle massaie.

Fresco, ossia consumato un paio di giorni dopo la produzione, è bianco acceso; dopo qualche giorno comincia a rassodarsi mentre dopo un mese (tempo massimo di stagionatura) diventa di color paglierino con una leggera crosta.

I tomini al verde erano i protagonisti delle merende senoire, la merenda piemontese della domenica pomeriggio. Il bagnetto verde (lo stesso che accompagna il bollito misto) veniva preparato in maniera diversa a seconda del ceto sociale: la salsa verde del mezzadro era con prezzemolo, aglio, olio, peperoncino, pane e acciughe; la salsa verde del proprietario terriero invece era meno piccante e senza aglio ma più ricca grazie all’aggiunta di capperi, sottaceti, uovo sodo, erbe e talvolta concentrato di pomodoro.


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ultimo aggiornamento: 05-11-2024