Le ricette dei tomini piemontesi sono tipiche della tradizione della Regione del Nord Italia. Scopri subito tutti i segreti di questo piatto.
I tomini piemontesi sono un antipasto della tradizione culinaria piemontese, nei ristoranti locali spesso vengono serviti con affettati misti e altri antipasti tipici. In questo caso non dovete preoccuparvi di rispondere alla domanda “tomini piemontesi come si cucinano?” perché il prodotto base della ricetta è un formaggio fresco che si trova in commercio in pratici panetti da tagliare a fette e non necessita di cottura. Può essere più o meno stagionato e ovviamente questo inciderà sul sapore finale del piatto.
Per condire i tomini potete potete preparare la salsa verde con prezzemolo, usata come vuole la tradizione anche per accompagnare il bollito, ma capita spesso di trovare anche i tomini freschi in salsa rossa, l’altro condimento tipico che invece ha come ingrediente base il pomodoro.
Come preparare la ricetta dei tomini piemontesi al verde
- Prendete il prezzemolo, sciacquatelo bene sotto acqua corrente poi asciugatelo e tenetelo da parte. Sbucciate gli spicchi di aglio e in seguito sgocciolate le acciughe dall’olio di conservazione.
- Ammollate la mollica del pane con l’aceto, intanto tritate il prezzemolo con l’aglio, le acciughe e i capperi dissalati. Continuate fino a quando non avrete ottenuto un composto fine.
- Trasferite il tutto in una ciotola capiente, aggiungete il pane ammollato nell’aceto e ben strizzato. A questo punto aggiungete tanto olio di oliva quanto basta per avere una salsa morbida.
- Aggiustate di sale se necessario poi occupatevi del formaggio.
- Tagliate il panetto (in piemonte si usa solitamente il Sancarlin o un formaggio simile) a fette spesse non meno di 1 cm e adagiate il formaggio tagliato su un piatto da portata (a volte questo formaggio è talmente morbido, quasi come fosse una crema, che dovrete dar voi la forma aiutandovi con un cucchiaio e un coppa pasta).
- Distribuite la salsa verde sulla superficie del formaggio, decorate a piacere con peperoncino piccante o altri ingredienti e servite subito o dopo qualche ora di riposo in frigorifero.
I tomini si possono accompagnare anche con il bagnet ross, la salsa piemontese per eccellenza a base di pomodoro.
Ecco un breve video che illustra tutti i passaggi per preparare questo delizioso antipasto piemontese.
Conservazione
Vi consigliamo di consumare i tomini al verde piemontesi entro un paio di giorni dalla preparazione.
Origine e storia dei tomini al verde
Sembra incredibile eppure dietro questo piatto così semplice si nasconde una storia antica. Due parole vanno sicuramente spese per il formaggio. È un formaggio grasso o semi grasso, di forma cilindrica, gusto acidulo e colore bianco. I tomini utilizzati nella ricetta infatti non sono quelli che solitamente si cuociono alla piastra. Si tratta di tomini freschi o stagionati per massimo un mese che originariamente venivano preparati dalle massaie.
Fresco, ossia consumato un paio di giorni dopo la produzione, è bianco acceso; dopo qualche giorno comincia a rassodarsi mentre dopo un mese (tempo massimo di stagionatura) diventa di color paglierino con una leggera crosta.
I tomini al verde erano i protagonisti delle merende senoire, la merenda piemontese della domenica pomeriggio. Il bagnetto verde (lo stesso che accompagna il bollito misto) veniva preparato in maniera diversa a seconda del ceto sociale: la salsa verde del mezzadro era con prezzemolo, aglio, olio, peperoncino, pane e acciughe; la salsa verde del proprietario terriero invece era meno piccante e senza aglio ma più ricca grazie all’aggiunta di capperi, sottaceti, uovo sodo, erbe e talvolta concentrato di pomodoro.
Riproduzione riservata © 2024 - GB