Le esperienze di enoturismo sono il modo migliore per imparare ad apprezzare i vini. Grazie ai tour di degustazione si scoprono non solo i sapori gli aromi e i colori, ma anche l’evoluzione dei vitigni, le tecniche e i processi per la produzione del vino, la storia delle famiglie che si tramandano di generazione in generazione la passione e l’arte della vinificazione.
Ogni esperienza nell’ambito dell’enoturismo è il mix perfetto tra piacere del bere e cultura del vino.
Scoprire i segreti della produzione di un vino locale è parte integrante dell’esperienza di degustazione. Ogni cantina ha il suo modo di coltivare l’uva per ottenere un’annata eccellente. Dopo aver scoperto i segreti della cantina vinicola si acquisisce una nuova consapevolezza del duro lavoro e della dedizione che si celano dietro la vinificazione. Si impara ad apprezzare diversamente e più profondamente quel delizioso liquido nel calice, che non si ottiene solo con la spremitura dell’uva, ma per il quale occorrono passione, scienza e un forte legame con la terra.
Non solo ottimo vino
Bere e mangiare, soprattutto in Italia, paiono concetti pressoché indivisibili. Così, l’avventura in cantina non si limita al solo sorseggiare degli ottimi vini ma anche all’assaporare buon cibo locale. Condividere il cibo è infatti parte integrante delle esperienze enologiche e un riflesso della vita e della cultura conviviale italiana. In un tour enologico, il vino è abbinato, come minimo, a salumi e formaggi e, molto spesso, a vere e proprie prelibatezze tipiche italiane.
L’abbinamento vino-cultura, concetto già da tempo assimilato, ed enoturismo-relax, si esprimono in attività come le passeggiate in vigna e le escursioni nei borghi adiacenti alle aziende. A volte vengono organizzate mostre o letture di poesie a tema negli ambienti dell’azienda, o presentazioni di libri che si possano abbinare, ad esempio, ai vini strutturati da meditazione, o pacata musica dal vivo che accompagni il piacere della degustazione.
La tipologia di offerta enoturistica determina la suddivisione delle aziende vinicole italiane in alcune tipologie fondamentali. Le predominanti sono le piccole aziende vinicole con ospitalità familiare, a cui seguono quelle situate in edifici con particolare interesse storico, architettonico o artistico. Abbiamo poi i marchi famosi del territorio, le aziende vitivinicole inserite in ambiti di rilevanza paesaggistica o naturalistica, quelle che puntano sulla qualità del servizio di accoglienza.
Negli ultimi anni sta aumentando il numero di aziende che si caratterizzano per il proporre attività innovative oltre alle degustazioni. Si sta incrementando, diversificando e strutturando l’offerta complementare a quella “base”, costituita dalla visita guidata alla struttura produttiva, che si conclude con la degustazione dei vini e solitamente la vendita di questi ultimi.
I nuovi trend vanno dalla creazione di musei esperienziali al selfcare con trattamenti naturali prodotti da uva e scarti della vinificazione, dalla sensibilizzazione green in vigna, con studio degli insetti e raccolta delle erbe selvatiche, alla pigiatura tradizionale dell’uva con i piedi, il grape stomping.
Come scegliere e organizzare una visita con degustazione
Quasi tutte le aziende vinicole hanno un sito web e alcune, una piccola percentuale, possiede un profilo sui social, la maggior parte sul desueto Facebook, poche su Instagram, quasi nessuna sul più attuale TikTok. In realtà sono poco seguite tramite web e gli aggiornamenti sulle iniziative avvengono per la maggior parte attraverso newsletter, che trovano, anche queste ultime, poco riscontro.
Un problema pratico per le aziende che pure vorrebbero aprirsi all’e-commerce, ma difficilmente, con queste premesse, potrebbero avviare un vero business con la vendita di bottiglie on-line. I numeri sono troppo esigui anche per generare adeguati flussi enoturistici.
Per fortuna ci sono realtà ben più strutturate che sono in grado di coordinare a livello nazionale le visite in cantina per chi ama il vino e vuole conoscerlo meglio. Offrono una vera e propria guida per il consumatore, raccogliendo le informazioni sulle migliori proposte attive nell’ambito dell’enoturismo, italiano, ma anche all’estero.
Il souvenir perfetto della visita in vigna
Una bottiglia di vino è il miglior ricordo che si possa acquistare dopo un tour enoturistico. Perfetta per prolungare la vacanza una volta tornati a casa, ma anche per fare un regalo. Acquistando una bottiglia di vino da una cantina locale si dimostra l’apprezzamento e si sostiene l’azienda.
E se si affievolisce il ricordo del tour ma non quello della piacevolezza che il vino sorseggiato ha regalato al palato, per fortuna si può ricorrere nuovamente ai grandi e accreditati rivenditori on-line, come Bernabei: importante presenza nel mondo del bere bene in Italia. Nel ricco catalogo di vini e Champagne, spirits e soft drinks, si può ritrovare sugli scaffali virtuali il vino preferito, e ottenere la consegna direttamente a casa. Accessibile dal web, ma disponibile anche in app, la cantina on-line di Bernabei ospita il meglio delle aziende vitivinicole italiane ed estere. Sia per quanto riguarda le etichette, che per l’organizzazione di tour enoturistici.
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