La shakshuka è un prodotto tipico della cucina israeliana preparato con pomodoro, peperoni e uova e servito con pane pita.
Uova, pomodoro e peperoni. Tre ingredienti semplici che danno vita a un piatto che racchiude tutti i sapori di una cultura. La shakshuka è un piatto tipico della cucina israeliana, arrivato nel paese grazie alle migrazioni dal Magreb.
Oggi, questo piatto della cucina mediorientale, è un vero e proprio caposaldo e, anche se la versione tradizionale prevede le uova, ne esistono varianti vegane che prevedono l’utilizzo del tofu. Noi abbiamo adorato le uova speziate al pomodoro e peperoni e il modo migliore per servirle è insieme a delle fette di pane, indispensabili per fare la scarpetta.
Come preparare la ricetta della shakshuka
- Per prima cosa affettate finemente la cipolla e tritate l’aglio. Rosolate entrambi in un tegame insieme all’olio.
- Nel frattempo lavate il peperone, privatelo dei semi e dei filamenti interni e tagliatelo a strisce. Lavate anche i pomodori e riduceteli a cubetti. Aggiungete prima il peperone insieme a mezzo bicchiere di acqua, una presa di sale e il concentrato di pomodoro.
- Dopo una decina di minuti aggiungete i pomodori e le spezie: il cumino e la paprika dolce. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 25 minuti fino a che il sugo non si sarà addensato.
- A questo punto rompete le uova nel sugo dopo aver formato 4 incavi e lasciate cuocere con il coperchio fino a che le uova non saranno della consistenza desiderata.
- Servite immediatamente e gustate questo piatto ben caldo.
Ecco un video dove vengono mostrati tutti i passaggi per realizzarlo. Noi non abbiamo saputo resistere dal fare la scarpetta! Per immergervi appieno nella cultura di questo paese, anziché il pane tradizionale, utilizzate la pita: è perfetta!
Conservazione
Una volta aggiunte le uova il piatto va consumato al momento. Il sugo invece si può conservare in frigorifero, ben coperto, per 2-3 giorni e, solo al momento di servirlo, riscaldarlo e cuocerci le uova.
Origine e storia
Shakshuka letteralmente significa mistura e si riferisce a una ricetta tradizionale israeliana a base di sugo di pomodoro e peperoni sapientemente speziato (ingredienti fondamentali) e arricchito con uova. Come spesso accade, non esiste un’unica versione e sono proprio le spezie a differenziare le varie ricette. Paprika e cumino sono imprescindibili mentre talvolta si aggiunge curcuma e harissa, una salsa piccante a base di peperoncino e aglio. I pomodori possono lasciare spazio ai pelati o ancora alla passata mentre il concentrato è un must, indispensabile per rendere ancor più saporito il tutto.
Non tutti sanno però che le origini del piatto sono magrebine: è da queste zone infatti che provenivano gli ebrei migrati in Palestina a partire dalla metà del ‘900.
Ricette simili poi sono presenti anche nelle cucine di altri territori. Oltre Oceano, in Messico, ci sono le huevos rancheros, ossia uova fritte con peperoni e pomodori e servite con le famose tortillas; in Spagna il pisto manchego dove le uova vengono servite su un letto di pomodori e melanzane; in Italia abbiamo invece le deliziose uova in purgatorio.
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