Sul pesce abbiamo sentito di tutto, ma proprio di tutto: che mangiarlo farebbe diventare più intelligenti, che, al contrario, non mangiarlo farebbe perdere molti punti a scuola… in realtà il pesce è un alimento molto importante per tutti, e quindi soprattutto per i bambini, ricco com’è di proteine quasi come la carne, di vitamine D e del gruppo B, di amminoacidi che il corpo da solo non riesce a produrre, di fosforo, iodio, ferro e fluoro.

Insomma, se vogliamo far seguire ai nostri piccoletti un’alimentazione davvero corretta, dovremo proporlo in tavola almeno 3 volte a settimana, senza paura di ricorrere a quello surgelato (certo, magari evitiamo i piatti pronti pieni di grassi) che in molti casi di dubbia provenienza del pescato, risulta essere la scelta migliore. Comunque, quello che fa davvero la differenza nel pesce è la presenza degli Omega3, grassi polinsaturi che i pesci producono nutrendosi di plancton e che sono davvero un toccasana per l’organismo.

In passato – e forse è ancora così – i pediatri consigliavano di introdurre il pesce solo al termine dello svezzamento e di fare molta attenzione, poi, a cosa scegliere sul banco: trota e salmone erano riservate a bimbi più grandi poiché più difficili da digerire; i crostacei addirittura solo dopo i due anni per evitare il pericolo delle allergie. Ebbene, oggi prevalentemente la si pensa in modo diverso e la ricerca in tema di allergia ha fatto passi da gigante, quindi via libera al pesce anche in età precoce.

Certo, qualche consiglio sulla qualità, prima di passare alle ricette, possiamo darlo: il pesce azzurro, vista la quantità di principi contenuti, è sempre da preferire e in generale meglio i pesci che vivono a media profondità per evitare l’inquinamento della superficie marina, ma anche quello del fondo, dove si depositano olii e altre sostanze poco raccomandabili.

Magari si può cominciare con il merluzzo o la sogliola, che hanno un sapore più delicato e si digeriscono meglio, passando poi a branzino, orata e palombo e solo successivamente al tonno, al pesce spada e al salmone, ma solo per abituare gradualmente i bambini a uno dei gusti più forti della nostra alimentazione ed evitare che lo rifiutino del tutto.

All’inizio, quindi, potete optare per preparazioni che mascherino un po’ il sapore del mare, magari con qualche piccolo accorgimento nel condimento, aumentando il limone o adoperando il formaggino (ma il meno possibile perché è un’ulteriore fonte proteica), per poi via via passare a preparazioni più semplici perché – diciamocelo – il pesce è buono di suo così com’è.

Tortino di sogliole con patate e zucchine

Tortino di sogliola con patate e zucchine

Ingredienti

    1 filetto di sogliola
    60 g di zucchine
    ½ patata grande
    70 g di pomodori maturi
    1 cucchiaio d’olio
    basilico e aglio q.b.
    sale e pepe

Preparazione

Lavate e asciugate il filetto di sogliola; nel frattempo sbollentate i pomodori, sbucciateli e tagliateli a dadini. Mondate la patata e le zucchine e tagliatele a fettine: quelle di patata lessatele in acqua bollente salata per 10 minuti. Tritate insieme aglio e basilico.

Ungete una pirofila, cospargete con uno strato di zucchine, aggiustate di sale e di pepe, coprite con i pomodori e con il trito aromatico, Irrorate con olio e infornate a 150° per una decina di minuti.

Sfornate, coprite con il filetto a pezzetti e le fettine di patata, un’altra spennellata d’olio, sale e pepe e di nuovo in forno a 180° per 10 minuti.

Polpette di nasello al finocchio selvatico

Polpette di nasello al finocchio selvatico

Ingredienti

    200 g di nasello
    2 fette di pancarré
    0.5 dl di latte
    30 g di farina
    1 uovo
    finocchio selvatico e semi di finocchio q.b.
    olio per friggere, sale e pepe
    fettine di limone

Preparazione

Spezzettate il pancarré e mettetelo ad ammollare nel latte mentre riducete la polpa del pesce a dadini e la passate al mixer assieme al pane strizzato, i semi di finocchio, il finocchio selvatico, l’uovo, il sale e il pepe.

Versate il composto in una terrina e fatelo riposare in frigo per mezz’ora per farlo rassodare, dopo di che con le mani umide formate tante piccole polpettine che passerete nella farina e poi friggerete in padella.

Fate sgocciolare le polpettine su carta assorbente e guarnitele con le fettine di limone prima di servirle. Se i bambini preferiscono un gusto più delicato, sostituite metà del nasello con le patate lessate e sfarinate.

Involtini di platessa ai funghi

Involtini di platessa ai funghi

Ingredienti

    2 filetti di platessa
    65 g di funghi champignon
    2 cucchiai di brodo di pesce
    2 cucchiai di vino bianco per sfumare
    1 cucchiaio di panna da cucina fresca
    prezzemolo q.b.
    1 cucchiaino di succo di limone
    10 g di burro
    sale e pepe

Preparazione

Lavate accuratamente i filetti di platessa, asciugateli, batteteli, salateli e pepateli. Nel frattempo pulite i funghi, riduceteli a tocchetti e cuoceteli in una padella nel burro con il prezzemolo tritato.

Una volta pronti, adagiateli sui filetti di platessa, arrotolateli su se stessi per formare gli involtini che chiuderete con gli stuzzicadenti e adagiateli in una pirofila imburrata. Copriteli con brodo e vino e infornateli a 170° C per 8 minuti.

In un tegamino scaldate la panna a filo, unite il succo di limone, aggiustate di sale e di pepe, quindi fate ridurre della metà, poi servite gli involtini coperti con questa salsina.

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Foto | Shamballah
Foto | Paola Sucato
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Come cucinare il pesce e farlo mangiare anche ai bambini

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ultimo aggiornamento: 16-09-2014