Ricette
Pajata romana
I rigatoni con la pajata sono un prodotto tipico della cucina romana. Scopriamo come prepararli con la ricetta classica.
La pajata, anche nota come pagliata, è un piatto tradizionale della cucina romana, meno noto rispetto ai grandi classici come la trippa o la coda alla vaccinara. Si prepara utilizzando il quinto quarto, nello specifico parliamo di pajata di vitello intendendo l’intestino dell’animale non ancora svezzato, alimentato quindi unicamente con il latte. Nelle Marche, questo taglio viene chiamato spuntature.
Il modo più diffuso di consumare la ricetta è preparare i rigatoni con la pajata. L’intestino viene tagliato a pezzetti che poi vengono annodati uno a uno e lasciati cuocere nella salsa di pomodoro. Il caglio contenuto nell’intestino coagula la salsa donandole una consistenza cremosa. Insomma, se siete alla ricerca di ricette sfiziose ma allo stesso tempo particolari, questa fa al caso vostro.
Ingredienti
Per i rigatoni alla pajata
- Rigatoni – 320 g
- Pajata – 500 g
- Passata di pomodoro – 600 g
- Sedano – 1 gambo
- Cipolla – 1
- Aglio – 1 spicchio
- Vino bianco secco – 1 bicchiere
- Olio extravergine di oliva – 2 cucchiai
- Sale fino – q.b.
- Peperoncino – q.b.
Preparazione
Come preparare i rigatoni con la pajata con la ricetta originale
Per prima cosa tritate finemente il sedano e la cipolla e rosolateli in padella insieme allo spicchio di aglio fino a che non risulteranno teneri.
Unite la pajata già annodata e pulita dal macellaio (vi consigliamo di lasciar svolgere a mani esperte questo passaggio) dopo averla ben lavata e fatela rosolare per qualche minuto.
Sfumate con il vino bianco e quando non sentirete più odore di alcool sollevarsi dalla pentola, unite la salsa di pomodoro, una presa di sale e il peperoncino e iniziate la cottura con il coperchio. Ci vorranno un paio di ore prima che il sugo sia pronto e, se necessario, potete aggiungere un poco di acqua per favorire la cottura.
Una volta pronto il condimento, lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela bene e saltatela in padella con il condimento. Completate con una spolverata di pecorino e sentirete che delizia!
Il procedimento, come potete vedere, è simile a qualsiasi altro sugo. La parte più complessa è la pulizia dell’intestino: dovrete infatti rimuovere senza forarlo prima il grasso e poi la pellicola che lo riveste. Il grasso andrà buttato mentre la pellicina servirà per realizzare i nodi. In questo video potete osservare tutti i passaggi, dalla pulizia alla cottura della pagliata.
I rigatoni con la pajata sono perfetti se siete alla ricerca di ricette particolari e autentiche. Pensate che fanno la loro comparsa anche nel film Il marchese del Grillo con Alberto Sordi. In alternativa vi consigliamo di provare qualcosa di più classico ma sempre tipico della cucina romana: la pasta alla carbonara.
Conservazione
I rigatoni con la pajata si conservano in frigorifero per un paio di giorni. Vi consigliamo di riscaldarli in padella prima di consumarli.
Origine e storia
Non è difficile intuire l’origine povera di questo piatto. Nel quartiere di Testaccio, vicino ai vaccinari trovò i natali il sugo con la pajata. Come spesso avviene nella storia gastronomica del nostro paese, la necessità di utilizzare prodotti considerati di scarto e venduti a poche lire, ha aguzzato l’ingegno dei ristoratori.
Il cosiddetto quinto quarto veniva infatti dato, insieme a una paga alquanto misera, agli scortichini, i lavoratori del vicino Mattatoio del quartiere. Loro erano soliti portarli alle osterie dove venivano poi cucinati. Così, le interiora di vitello, a partire dalla fine del ‘700, divennero protagoniste della cucina romana.