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Cinghiale in umido: la ricetta della tradizione per prepararlo

Cinghiale in umido: la ricetta della tradizione per prepararlo

Preparare il cinghiale in umido è più semplice di quanto si pensi e grazie ai nostri consigli otterrete una carne tenera e succulenta.

Ci sono alcune ricette che portano la mente indietro nel tempo e tra queste c’è il cinghiale in umido. Così diverso dalle moderne e quasi minimaliste preparazioni cui siamo abituati, questa non smette di perdere il suo fascino sebbene siano sempre meno coloro che decidono di cimentarsi con questo manicaretto. Difatti, se la bontà del cinghiale in umido è indiscutibile, lo stesso non si può dire sulla rapidità della sua preparazione.

La ricetta del cinghiale in umido richiede tempo: in una prima fase, per fa sì che la carne perda il sapore di selvatico (quindi la marinatura col vino), e poi per la cottura, lunga e lenta indispensabile per ottenere carni morbide e succulente. Insomma avrete capito che ci vuole pazienza ma vi garantiamo che questa sarà abbondantemente ripagata una volta portato a tavola. Pronti a mettervi all’opera?

Ingredienti

Per la marinatura


  • Cinghiale – 1 kg

  • Vino rosso – 750 ml

  • Carota – 1

  • Sedano – 1 gambo

  • Cipolla – 1

  • Bacche di ginepro – 4

  • Chiodi di garofano – 4

  • Pepe nero – 4 grani

  • Salvia – 2 foglie

  • Rosmarino – 1 rametto

  • Alloro – 2 foglie

Per la cottura


  • Vino rosso – 250 ml

  • Pomodori pelati – 400 g

  • Brodo di carne (anche di dado) – q.b.

  • Carota – 1

  • Sedano – 1 gambo

  • Cipolla – 1

  • Aglio – 2 spicchi

  • Olio extravergine di oliva – 4 cucchiai

  • Sale fino – q.b.

  • Pepe – q.b.

  • Noce moscata – 1 pizzico

  • Cannella in polvere – 1/2 cucchiaino



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1

Per prima cosa tagliate la polpa del cinghiale a tocchetti di 3 cm di lato e riuniteli in una ciotola capiente. Tagliate a tocchetti anche una carota sbucciata, un gambo di sedano e una cipolla e uniteli nel contenitore insieme a metà delle erbe aromatiche, chiodi di garofano, ginepro e pepe in grani.

2

Coprite con il vino rosso, mescolate e lasciate marinare coperto con un canovaccio pulito per 8 ore: potete compiere questa operazione la sera e preparare la ricetta il giorno dopo. Perché il vino rosso? Aiuterà a togliere il gusto di “selvatico” dalla carne.

3

Trascorso il tempo della marinatura, scolate la carne e le verdure rovesciando il tutto in uno scolapasta. In un tegame rosolate un trito di sedano, carota, cipolla e aglio con qualche cucchiaio di olio.

4

Unite poi la carne a tocchetti e le erbe aromatiche e sfumate con un bicchiere di vino rosso.

5

Aggiungete la polpa di pomodoro e iniziate la cottura. Ci vorranno all’incirca 3-4 ore a seconda dell’età dell’animale utilizzato: più è vecchio, più a lungo andrà cotto. Durante questo lasso di tempo, mescolate aggiungendo eventualmente acqua calda o brodo di carne se dovesse asciugare troppo. La carne infatti deve essere sempre appena appena coperta. Circa a metà cottura, o comunque dopo un paio di ore, regolate di sale.

6

Solo sul finire della cottura profumate con cannella e noce moscata. Non appena la carne sarà bella tenera, il vostro cinghiale in umido è pronto per essere servito.

Non esiste modo migliore di accompagnare il cinghiale in umido se non con una porzione di polenta o con delle patate lesse.

Vi lasciamo anche un video con tutti i passaggi per realizzare il piatto. Noterete una differenza nella prima fase della marinatura, dove noi usiamo il vino. Come detto, aiuta a togliere il sapore di selvatico della carne e vi consigliamo di utilizzarlo.

Inoltre, se desiderate sperimentare altre ricette con il cinghiale vi consigliamo di provare sia lo spezzatino che il ragù: sono perfetti per le cene invernali!

Conservazione

Potete riporre il cinghiale in umido in un contenitore ermetico e conservarlo in frigorifero per massimo 2 giorni. Riscaldatelo in padella aggiungendo eventualmente un poco di acqua. È anche possibile congelare il cinghiale in umido fino a quattro mesi. Al momento di consumarlo, fatelo decongelare in frigorifero e poi riscaldatelo in padella, sempre con un poco di acqua.


4.6/5


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