[blogo-gallery id=”205773″ layout=”photostory”]Nonostante si faccia un gran parlare di Halloween, la nostra tradizione ci impone di rispettare e celebrare la Festa di Ognissanti, che cade il 2 Novembre di ogni anno.
Se dedicarsi alle numerose attività di Halloween, dall’intagliare la zucca al decorare la casa, è divertente, è bene anche non dimenticare le nostre origini, in cucina in primis.
Come non iniziare da antipasti e primi piatti? La bagna cauda è uno di questi, e si realizza per tradizione anche in corrispondenza di tale festività.
Data l’usanza risalente al Medioevo di distribuire, i primi giorni di Novembre, delle fave e dei ceci ai più poveri, questi ultimi sono protagonisti del pranzo: uno dei piatti più “tipici” di questo giorno è proprio la zuppa di ceci.
E’ consuetudine in diverse regioni d’Italia preparare dei dolcetti a tema – e non – e regalarli ai più piccoli. Tra questi ci sono le ossa di morto dolci, di origine siciliana, il torrone dei morti, con la ricetta napoletana, ed il pane co’ santi toscano.
Dalla cucina romana, invece, provengono le fave dolci a base di mandorle tritate, zucchero, farina, burro e uova.
Non dimentichiamo come, in alcune parti d’Italia esista, poi, la tradizione della cena dei morti: la sera del 1° Novembre (festa di tutti i santi), dopo che la famiglia ha cenato, si apparecchia di nuovo la tavola con alimenti non facilmente deperibili e la si lascia apparecchiata per tutta la notte.
Si crede, infatti, che nel corso della notte le anime di quanti ci hanno preceduto si rechino presso le abitazioni in cui c’è la tavola imbandita e benedicano tanto le vivande quanto chi vive in casa. Il giorno seguente, ovvero il 2 novembre, i cibi benedetti dai morti si donano a quanti sono più bisognosi.
Festeggiamo Halloween ma non dimentichiamo le ricette italiane della tradizione per la Festa di Ognissanti, che meritano di essere gustate in famiglia.
Foto | Pinterest, da Flickr di ricetteitalia, Pinterest di Pina Persico, Pinterest
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