La pentola a pressione è un tipo particolare di pentola dotata di coperchio a chiusura ermetica che permette una rapida cottura degli alimenti e questo è un indubbio vantaggio soprattutto se si ha poco tempo per cucinare.
Solitamente in acciaio inox, la pentola ha un corpo cilindrico su cui si aggancia un coperchio a chiusura ermetica tramite innesti a baionetta o altri meccanismi che ne garantiscano la sicurezza.
Il coperchio della pentola a pressione è munito di una valvola di regolazione del vapore che mantiene costante la pressione all’interno, per evitare ogni rischio di esplosione, e di una seconda valvola di sicurezza che interviene in caso di blocco della prima. La paura della pentola a pressione era più alta nei tempi passati: ora con le pentole di ultima generazione le possibilità che esploda sono veramente remote. E del resto non dimentichiamo anche la caffettiera moka è una mini-pentola a pressione che usiamo senza farci alcun problema.
Oltre a ridurre i tempi, la pentola a pressione consente di cuocere i cibi utilizzando meno sale e meno grassi e di conservare gli aromi degli alimenti. Il fondo delle pentole a pressione è molto spesso e questo assicura una distribuzione uniforme del calore e riduce il rischio di attaccamento di cibi.
A seconda dei modelli, è possibile utilizzare diversi tipi di cottura e anche di cucinare contemporaneamente – ma in maniera separata – alimenti diversi. Tra gli accessori in dotazione della pentola a pressione troviamo un cestello di rete metallica per la cottura a vapore; cestelli suddivisi in due o tre parti; cestelli sovrapponibili; griglia per cuocere fette di carne o tranci di pesce; lo scodello (recipiente metallico con coperchio per cuocere sformati, timballi, creme e budini). Tutti questi accessori dipendono dal modello e dal costo della pentola a pressione.
Come funziona la cottura nella pentola a pressione
La cottura dei cibi nella pentola a pressione è dimezzata grazie all’alta temperatura che si genera all’interno della pentola stessa (siamo dai 112 ai 125 gradi centigradi). Il cibo posto nella pentola viene coperto con il liquido di cottura fino a un massimo di due terzi dell’altezza, oppure collocato in appositi cestelli che consentono la cottura a vapore con pochissima acqua.
Quando viene raggiunta la pressione adeguata, la valvola di scarico fischia: si prosegue allora con la cottura a fiamma molto bassa per un tempo variabile in base all’alimento e alla quantità.
Prima di aprire la pentola è necessario far uscire completamente il vapore contenuto all’interno, azionando l’apposita valvola oppure lasciando raffreddare la pentola.
Alcune ricette per la pentola a pressione
Come ripetuto più volte, la pentola a pressione è utilissima per dimezzare i tempi di cottura dei cibi. Per questo motivo è l’ideale per preparare piatti che solitamente richiederebbero lunghe cotture: provate, se volete, a cuocervi del brodo di carne o anche a preparare uno spezzatino con le indicazioni che vi abbiamo fornito su Gustoblog e noterete che oltre a metterci meno tempo avrete un sapore diverso, più pieno di aromi.
Un classico da preparare con la pentola a pressione sono le patate in umido: basta poco per averle pronte. Come anche veloce e squisita risulta essere la zuppa di farro.
Naturalmente, nella pentola a pressione potete cuocere diversi cibi, non solo quelli a cottura lunga. Provate, se volete, la nostra ricetta delle pere con crema alla nocciola e più in là, quando sarà tempo, cimentatevi con le castagne, che potrete bollire senza molti problemi proprio con la pentola a pressione.
Un mio cavallo di battaglia, soprattutto quando ho tante carote, è la zuppa di carote e patate che preparo in questo modo: nella pentola a pressione metto una cipolla tagliata in quattro parti, mezzo chilo di carote tagliate grossolanamente, e due patate, sbucciate e tagliate a pezzi irregolari. Copro con acqua per tre quarti, chiudo il coperchio e accendo il fuoco. Dal primo sibilo della valvola lascio cuocere per venti minuti, quindi spengo e attendo che il tutto si raffreddi. Apro la pentola e con un frullatore a immersione frullo tutto, regolo di sale e pepe, aggiungo un po’ di rosmarino, quindi un giro di olio extravergine di oliva e rimetto sul fuoco, senza coperchio, facendo riprendere leggermente il bollore (attenzione perché si creano delle bolle grandi che poi scoppiano e gli schizzi potrebbero sporcarvi o bruciarvi). Quindi impiatto e porto a tavola, magari con dei crostini di pane casareccio.
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