Come riscaldare il pollo della rosticceria? Quali sono i trucchi per farlo tornare morbido e gustoso come appena sfornato? Il pollo della rosticceria è uno dei piatti “salva pranzo” per eccellenza, sul momento è buonissimo, saporito e umido, ma raffreddandosi e dopo qualche ora tende a diventare molto secco. Buttare gli avanzi non è neanche da prendere in considerazione, bisogna semplicemente ottimizzare quello che abbiamo a disposizione e sperimentare.
Per scaldare il pollo della rosticceria ci sono due strade percorribili: il forno e la padella. Se il pollo è ancora abbastanza umido e ha la pelle potete metterlo in forno con un po’ di olio, magari accompagnandolo con delle verdure da insaporite in forno, ad esempio patate, zucchine, peperoni e cipolla. Venti minuti a 180°C in forno preriscaldato sono più che sufficienti, ma ricordatevi di coprirlo con un foglio di alluminio in modo da trattenere l’umidità.
Se il pollo è molto secco o staziona in frigo da un giorno intero io vi consiglio di pulirlo, togliere tutte le ossa e mettere da parte la carne e, se volete, la pelle. Prendete una padella e mettete dentro l’olio extravergine di oliva e due cipolle affettate sottilmente, insaporite con il sale e fate stufare la cipolla fino a quando sarà ben dorata. Sfumate con un pochino di vino bianco e continuate la cottura, se volete alleggerire questa preparazione cuocete la cipolla con l’acqua o il brodo in modo da non dover usare troppo olio. Quando la cipolla sarà ben cotta, aggiungete il pollo e saltate tutto insieme per qualche minuto, insaporite con olio e pepe e servite.
Il pollo della rosticceria è solitamente un pollo intero con cosce, petto e ali, se già sapete di non mangiarlo tutto è consigliabile lasciare il petto, che è la parte più secca e meno saporita, e gustarsi il resto. Il petto del pollo della rosticceria lo potete tagliate a pezzetti oppure a filetti e trasformare in un’insalata di pollo. Aggiungete pomodori, avocado, olive, cipolla rossa di Tropea, pomodorini secchi e tutto quello che volete.
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