[blogo-gallery id=”225713″ layout=”photostory”]La tradizione salentina ci regala una serie di dolci natalizi da leccarsi i baffi le cui ricette si tramandano, da anni ed anni, di nonne in mamme. Il sapore unico delle ricette di Natale del Salento non può che conquistare gli amanti delle tradizioni familiari, quelle che ci riuniscono in cucina, tutti intorno ad un tavola, nel clima intimo delle feste.
Tra le ricette dei dolci natalizi salentini tipici di Lecce – e non solo – ci sono delle chicche da non poter non provare anche nel resto d’Italia, tra pitteddhe e africani, scoprite quelle più golose, le trovate sotto.
Dolci di Natale salentini
- Africani salentini. si preparano con soli due ingredienti e, una volta cotti, si sciolgono letteralmente in bocca.
- Taralli nnasparati. Sono ricoperti da una glassa di zucchero, (il cosiddetto naspro) ed esistono anche nella versione salata. Non c’è festa in Puglia che non li veda protagonisti.
- Pitteddhe: si presentano come delle crostatine dalla forma di cestini e sono farcite con la mostarda di uva (una marmellata a tutti gli effetti). Provengono dalla cucina povera contadina.
- Mustazzoli: si preparano in diverse regioni italiane e in ognuna prendono un nome diverso. Sono biscotti a base di farina e mandorle profumati con spezie varie e spesso ricoperti di cioccolato.
- Purcedduzzi. Altro non sono che piccole palline di pasta dolce che viene fritta fino a diventare dorata e croccante e mescolata, alla fine, con miele. Si possono decorare con i pinoli o con i confettini colorati. Somigliano agli struffoli napoletani.
- Carteddate (o cartellate): tra i dolci natalizi della tradizione salentina ci sono anche loro. Sono costituite da una pasta semidolce che vine stesa, fritta e cosparsa di vincotto o miele.
- Pittule dolci. E chiudiamo con una delle ricette salentine più tipiche del Natale. Le pittule dolci sono frittelle di pasta di pane fatte rotolare, una volta cotte, nello zucchero o semplicemente ricoperte di miele.
- Pesce di pasta di mandorla: tra i dolci natalizi del Salento c’è, infine, anche lui. La forma richiama un simbolo cristiano di antichissime origini che rappresenta Gesù.
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