La pizza napoletana è diventa Patrimonio dell’Unesco, manca un ultimo tassello e poi ci siamo. Il 12° Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, si è riunito nei giorni scorsi sull’isola di Jeju e ha valutato positivamente la candidatura italiana. Per avere la conferma ufficiale bisognerà attendere il 9 dicembre quando si concluderanno i lavori del Comitato Unesco.
Iniziate a preparare la farina, l’acqua, il pomodoro e la mozzarella perché, a breve, l’Arte del pizzaiuolo napoletano sarà ufficialmente ratificato come Patrimonio Unesco, potranno quindi iniziare i festeggiamenti ufficiali, a base di pizze margherite con il bordo alto e soffice!
Tutto è iniziato nel 2014 quando Alfonso Pecoraro Scanio in occasione del Napoli Pizza Village, annunciò l’avvio della petizione per inserire l’arte del pizzaiuolo napoletano come Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. A distanza di tre anni ci siamo, l’Unesco riconosce l’arte e la creatività dei pizzaioli napoletani come qualcosa di unico e di grande valore culturale che merita di essere protetto e preservato.
Tanti auguri alla pizza napoletana!
L’arte del pizzaiuolo napoletano è patrimonio culturale dell’Umanità Unesco. Vittoria! Identità enogastronomica italiana sempre più tutelata nel mondo #pizzaUnesco pic.twitter.com/MgQ5izZWbf
— Maurizio Martina (@maumartina) 7 dicembre 2017
L’arte dei pizzaiuoli napoletani è Patrimonio Immateriale dell’Umanità! Dall’@UNESCO riunita in Corea del Sud arriva ora la notizia. Un riconoscimento per #Napoli e l’Italia intera mentre sta per iniziare il 2018 #annodelciboitaliano #PizzaUnesco pic.twitter.com/JEnhmMGcuW
— Dario Franceschini (@dariofrance) 7 dicembre 2017
via | huffingtonpost
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