C’è lo vuole con poco sale, chi senza aglio, chi senza formaggio e chi con più olio, chi lo vuole biologico e chi vegano, stiamo parlando del pesto, croce e delizia della cucina italiana che riscuote successo e critiche in tutto il mondo. Il pesto è una specialità tipica della cucina ligure, amatissimo da noi in Italia ma anche all’Estero, è una salsa buona e già pronta che si presta a mille preparazioni e che, in pochi minuti, risolve il pranzo o la cena. Il giornale britannico Guardian ha criticato il pesto italiano venduto nel Regno Unito perché presenta una concentrazione di sale troppo alta, secondo loro è troppo salato e questo è dannoso soprattutto per i bambini.
Il pesto industriale non è mai a paragonabile a quello fresco e questo non si può negare, ma è comodo, veloce, sempre pronto e perfetto per quando abbiamo poco tempo. Il sale, come i conservanti, servono per farlo durare a lungo nelle nostre dispense, ed è inevitabile che questo comporti qualche compromesso. Detto questo è giusto far notare eventuali problemi, l’industria alimentare ormai è molto attenta ai feedback dei clienti, basti pensare alla scomparsa dell’olio di palma dagli ingredienti e dal proliferare di prodotti fatti con il lievito madre.
via | huffingtonpost
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