La puzza di fritto diventa reato, ebbene si, pensavamo di averle sentite ma questa ancora ci mancava… la Cassazione, con la sentenza 14467/2017 ha condannato per la prima volta una famiglia per “molestie olfattive“, un nuovo reato inquadrato in quello di “getto pericoloso delle cose”. La puzza di fritto non è il massimo, lo sappiamo tutti, ma in fin dei conti si tratta pur sempre di odori passeggeri, a meno che non si viva sopra una friggitoria o un ristorante o non si abbiano vicini che friggono a tutte le ore.
La puzza di fritto, soprattutto con olio utilizzato più e più volte, può davvero essere fastidiosa, così come la puzza di aglio o di spezie, specie se si inizia alle 8 del mattino. Il problema nasce in particolar modo nei condomini, ma anche quando si vive molto vicini ai ristoranti, ma anche ai bar, se non ci sono le canne fumarie a norma e dei sistemi di filtraggio dell’aria si rischia di essere sommersi di odori non proprio gradevoli. Ma qui mi vien da dire: chi ha scelto di vivere sopra un ristorante?
Niente più fritti nei condomini? Ovviamente no, l’importante è rispettare le persone che ci vivono intorno e non imporgli i nostri odori a tutte le ore, usare la cappa e magari qualche trucchetto per limitare gli odori. Poi c’è da dire che un po’ di elasticità e di spirito di adattamento sono necessari, soprattutto se si vive in città, magari anche i nostri odori danno fastidio, ma non mi sembra tanto furbo farsi la guerra… forse è meglio trovare un accordo piuttosto che finire in tribunale!
Friggere tutti i giorni fa male, fa ingrassare e compromette la nostra salute, ma se ogni tanto volete concedervi un po’ di sana frittura, potete sempre offrire le vostre prelibatezze al vostro vicino di casa brontolone!
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