Forse neppure immaginate quanti modi diversi esistano per cucinare il cavolfiore in padella! Il modo più semplice e veloce – che poi è quello che scelgo io – è ripassarlo con un goccino d’olio in cui avrete fatto rosolare per bene un paio di spicchi d’aglio e un peperoncino non esageratamente piccante, fino a che le cimette non prendano un po’ di colore ma senza bruciarsi troppo.
Naturalmente prima bisogna osservare alcune poche e semplici regole: nel caso utilizziate il cavolfiore fresco, selezionate solo le rosette ed eliminate i gambi duri, poi, dopo averlo ben lavato, portate avanti la cottura a vostro piacimento, al vapore oppure in acqua salata, in modo da ottenere un cavolfiore in padella light, senza che debba cuocere per intero nell’olio. In caso, per esigenze di leggerezza, potete optare per un olio di semi o addirittura di soia, ma io prediligo sempre l’extravergine d’oliva.
Un’altra ottima ricetta da ricordare è il cavolfiore in padella gratinato, che si ottiene con l’aggiunta di formaggio a cubetti a pasta filante, oppure con besciamella o semplice panna, senza trascurare la crosticina di parmigiano grattugiato e pangrattato; oppure il cavolfiore in padella con il vino, cioè sfumato e finito di cuocere nel vino bianco secco per quell’inconfondibile e irresistibile gustino.
Infine, tante sono le ricette da seguire per il cavolfiore saltato in padella: ad esempio, se lo servirete con del pesce, potete sciogliere nell’olio di cottura qualche acciuga tritata, oppure farlo rosolare con olive taggiasche e capperi, o magari aromatizzarlo con le vostre spezie preferite, tra cui io consiglio il curry. Infine un’interessante proposta mediterranea: stufatelo con un bicchiere d’acqua aggiungendo qualche pomodorino, un panino raffermo grattugiato e foglie di basilico.
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