Il tartufo estivo o scorzone è la varietà meno pregiata del tartufo nero, dal quale lo distinguiamo perché al taglio la polpa è di colore giallo scuro; il soprannome scorzone, invece, come è evidente già a una prima vista, gli è stato affibbiato per la sua caratteristica scorza ruvida e quasi rugosa. Decisamente più abbordabile degli altri e meno aromatico, dalla sua parte ha che è molto più delicato nel gusto – quindi apprezzato da tutti – ed è più facile da conservare.
Secondo me un tartufo si può apprezzare in pieno solo se grattato a lamelle sulle uova strapazzate con un goccio di latte per renderle morbidissime, ma ovviamente da non perdere sono tutti i primi a base di tartufo, che potete preparare usando una salsina da realizzare con la panna se volete smorzarne il sapore, oppure con l’olio: i migliori formati sono tagliatelle e spaghetti, ma anche il risotto non è niente male con il freddo.
Con creme e salse potete spalmare deliziosi crostini, ma in scaglie il tartufo arricchirà senza problemi i vostri secondi di carne, prime fra tutti le scaloppine. Un consiglio che ci sentiamo di dare è di provarlo “a contrasto”, cioè con alimenti dai sapori particolarmente dolci come la zucca, i piselli, la provola, ma da non dimenticare è l’abbinamento del tartufo con il pesce!
Il “matrimonio” riesce sia con i molluschi come le vongole, sia con i crostacei come le capesante, e naturalmente con i filetti di pesce azzurro. Infine, lo sappiamo, il tartufo dà il meglio di sé con le verdure: zucchine, patate, funghi… non aggiungerlo a una vellutata di topinambur, ad esempio, sarebbe un vero delitto!
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