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Amati da grandi e bambini, protagonisti di pietanze stuzzicanti anche se non sempre leggere, i wurstel rappresentano un alimento comune a parecchie cucine del mondo. C’è chi è solito tenerne in casa una piccola scorta per soddisfare la voglia di qualcosa di sfizioso in qualsiasi momento; c’è chi invece li ordina a cena fuori, dove fanno spesso la loro comparsa nel classico fritto misto contornati da patatine e crocchette.
Una cosa è certa: nell’immaginario comune rappresentano un prodotto universalmente capace di far aumentare l’acquolina: in America così come in Germania, in Svizzera come in Francia, senza dimenticare l’Italia, in un ideale tour gastronomico internazionale.
E se una delle prime ricette a venirci in mente, pensando a questi piccoli insaccati dall’aspetto inconfondibile, è proprio l’hot dog, il famoso panino dalla forma allungata farcito con wurstel e crauti e condito con maionese e ketchup, americani sono anche i corn dog. Vi sarà certamente capitato di vedere qualche spettatore, nell’ambito di una partita di basket o altro evento sportivo, con in mano uno stuzzicante stecco dorato. Ebbene, si tratta del famoso corn dog, un wurstel impastellato e fritto fino a croccante doratura, pura libidine per il palato.
Ma a ricordarci dell’internazionalità dei wurstel arriva anche l’English Breakfast, la colazione inglese proposta praticamente in qualsiasi hotel del mondo, il cui simbolo assoluto sono le immancabili uova strapazzate con i wurstel: istituzione alla quale, quando capita, puntualmente cediamo, nonostante non rientri esattamente tra le nostre abitudini culinarie.
Se ritenete, invece, che i wurstel rappresentino, insieme a birra e crauti, uno dei componenti della triade perfetta, allora scommettiamo che siete amanti della cucina tedesca, nell’ambito della quale costituiscono di diritto i pilastri dello street food teutonico. Come non citare il currywurst? Nato verosimilmente nel dopoguerra a Berlino, vede i wurstel serviti con una salsa a base di pomodoro e/o ketchup e spolverati di curry.
Anche la cucina d’Oltralpe non fa eccezione, cosicché anche in Francia è possibile ordinare una pietanza tipica, la choucroute alsaziana, basata sull’incontro tra crauti e diverse tipologie di carne di maiale, tra le quali spiccano le tipiche salsicce tedesche. In questa breve rassegna dei diversi modi di utilizzo dei wurstel non può mancare un cenno alla cervelat. Tipica salsiccia svizzera, si mangia cruda, magari in insalata, oppure cotta, bollita e accompagnata da senape, oppure ancora, grigliata.
Anche in Italia non si è da meno. Qui i wurstel si mangiano praticamente ovunque, dalle birrerie alle osterie. Ma chi ama cucinarli in casa, secondo le proprie esigenze e i propri gusti, non può non scegliere quelli di casa Citterio. La storica azienda italiana, sinonimo di qualità e di attenzione nei confronti del cliente, dedica proprio a questi ultimi la linea Wuoi?, arricchitasi con gustosissime novità.
Caratterizzati da un pack allegro e accattivante già solo alla vista e da materie prime accuratamente selezionate, ad affiancare Wuoi? Puro Suino e Pollo&Tacchino, arrivano anche Wuoi? Light, per chi voglia mantenersi in forma; Wuoi? Bio, realizzati solo con ingredienti biologici certificati; Wuoi? Prosciutto Cotto, ideali per i più piccoli e Wuoi? Werdure, attesissima versione vegetariana.
Soluzione pratica e gustosa per improvvisare pranzi e cene in tutta spensieratezza, scoprite l’intera gamma dei wurstel Wuoi? nel dettaglio e provateli nelle vostre ricette quotidiane per rendere pranzi e cene decisamente più allettanti. Panini alla piastra, insalate di riso, grigliate miste e torte salate non avranno più lo stesso sapore.
[publiredazionale content=”Iniziativa in collaborazione con Citterio S.p.a.”]
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