A Napoli la zuppa di pesce si fa con il pesce senza spine: via libera. Dunque, a calamari, gamberi, polpetti (in dialetto polpetielli) e soprattutto a mitili di ogni genere, su tutti cozze e vongole. Data la ‘sostanza’ della pietanza direi che è un piatto unico, ma i più coraggiosi possono servirlo preceduto da un antipastino di mare leggero: ad esempio alicette marinate nell’aceto o un carpaccio dal sapore delicato.
Ingredienti
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300 g di polpetielli veraci
300 g di calamaretti
300 g di seppie
300 g di gamberi
1.5 kg di cozze
500 g di vongole
100 g di olio
2 spicchi d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
750 g di pomodori pelati
1 bicchiere di vino bianco
sale e pepe q.b.
Preparazione
Pulite polpetielli, calamaretti e seppie; lasciate interi i primi due se molto piccoli e fate le altre a pezzetti, poi sgusciate i gamberi crudi, grattate bene cozze e vongole. In due padelle separate fate aprire cozze e vongole con un po’ d’olio, togliendole man mano che si aprono e sgusciandole, quindi filtrate il brodo e tenetelo da parte.
Soffriggete l’aglio nell’olio, unite i pelati, il pepe, sfumate col vino e fate andare per 10 minuti, unite polpetielli e seppie e dopo una decina di minuti i calamaretti: in tutto dovranno cuocere circa tre quarti d’ora “allungati” con il brodo di cozze e vongole.
Verso la fine della cottura unite i gamberi, le cozze, le vongole e il prezzemolo tritato, quindi aggiustate di sale e impiattate nelle scodelle completando con fette di pane bruscato da coprire con il sugo che deve restare abbastanza liquido.
Foto | Smabs Sputzer
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