Prepararlo, cucinarlo, mangiarlo: il pane, il più adorato dei bambini
Girellando in rete per rubriche e forum di mamme alle prese con lo svezzamento dei propri eredi, ho spesso incontrato la domanda: a che età si può dare il pane ai bambini? Ormai sapete come la penso: nulla è vietato ai bimbi dai 6 mesi in su, ma nel caso del pane dovrete prestare qualche attenzione extra alla consistenza della mollica, connessa al pericolo di soffocamento.
Molte mamme, pertanto, suggeriscono di iniziare a dare il pane del giorno prima, altre di staccare pezzi piuttosto grossi: ognuna, insomma, s’ingegna come può, e anche chi segue uno svezzamento di tipo tradizionale, appena introdotto il glutine, si troverà a dover affrontare questi problemi.
Ma sul pane c’è molto altro da dire. Innanzitutto che farlo in casa con i bambini è un’esperienza unica, educativa, divertente per loro ed economica per tutta la famiglia. Chi, tuttavia, non avesse tempo, può comunque pensare a ricette gustose a base di pane da preparare e gustare assieme ai propri figli.
Nella Toscana contadina, infatti, l’ingrediente principale di molti piatti era proprio il pane raffermo: pancotto, ribollita e pappa col pomodoro sono tre zuppe che utilizzano proprio il pane non più buono da mangiare così, in una società che – al contrario di quella attuale – stava attenta a non sprecare davvero nulla.
Ma se per le zuppe ancora fa troppo caldo, allora provate questo dolce a base di pane vecchio: mettetene a bagno 300 g nel latte o in acqua, dopo un’ora strizzatelo e sminuzzatelo, unite 6 cucchiai di cacao, 120 g di zucchero, 100 g di frutta secca a scelta tritata e 2 uova, versate in una teglia e infornate a 170° per un’ora.
Foto | Jim Champion
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