Quando il bambino ha compiuto sei mesi e ha iniziato il suo graduale addio al seno materno, uno dei primi e anche più semplici alimenti da introdurre nella sua dieta è certamente lo yogurt. Ma siamo certi di sapere davvero che cos’è?
Dicesi yogurt quel particolare latte fermentato attraverso due tipi di batteri (una varietà di lactobacillo e una di streptococco) ai quali – ma solo in una fase successiva – possono essere aggiunti altri microorganismi che fanno tanto bene all’equilibrio della nostra flora intestinale, specie se abbiamo avuto la diarrea o abbiamo fatto un’intensa cura antibiotica.
Per i bambini lo yogurt costituisce un pasto completo (scegliete sempre quello intero che abbia, dunque, il corretto apporto nutritivo) in genere piacevole: io sono partita subito con la varietà alla frutta perché quello bianco mi pareva troppo acido, e ora la mia piccola non disdegna neppure quello alla vaniglia, al pistacchio, alle noci e perfino al gusto crema chantilly!
Quando i bimbi avranno messo i primi dentini, poi, potete aggiungere voi frutta in pezzi e addirittura i cereali (il riso soffiato si ammolla facilmente) per rendere lo spuntino ancora più gustoso, ottima alternativa al gelato e anche altrettanto fresca in quest’estate davvero torrida.
Lo yogurt, infatti, va conservato al massimo a 4° e mai oltre la data di scadenza, pena la morte della maggior parte dei batteri che lo rendono tanto speciale. Infine, sappiate che è un alimento molto antico: secoli fa oltre che in Grecia era già conosciuto in Turchia e riservato agli ospiti speciali: probabilmente s’intuiva già quanto fosse ricco di calcio facilmente assimilabile e di proteine animali, cosiddette ‘nobili’.
Foto | Aaron Molina
Riproduzione riservata © 2024 - GB