Il mango è il frutto di un albero tropicale che viene coltivato in tutta l’area equatoriale. Molto profumato e aromatico, il mango può avere forma ovale o tondeggiante; la buccia può essere rossa, verde o gialla. Se il frutto risulta morbido alla pressione e ha un buon profumo, significa che è maturo al punto giusto.
Il mango porta il profumo e il sapore dell’esotico sulle nostre tavole, ma anche un importante contributo in termini di vitamine (soprattutto la A, per l’alto contenuto di beta-carotene, tipico dei frutti gialli e rossi, ma anche le vitamine del gruppo B e le vitamine C, D, E, P e K).
Oltre che per il consumo al naturale, il mango è impiegato in macedonie e sotto forma di succhi, confetture, gelati e sorbetti. La cucina dei paesi d’origine lo accosta spesso anche a preparazioni a base di carne – in particolare pollo, anatra e maiale. In India si utilizzano i frutti acerbi come ingrediente peri chutney.
Un’idea per consumarlo può essere quello di tagliarlo a cubetti e condirlo con un salsina ottenuta emulsionando il succo di un lime e di un limone, il succo di uno spicchio d’aglio spremuto, dello zenzero fresco, un po’ di coriandolo, senape dolce, sale, pepe e olio extravergine di oliva.
Se volete, potete anche cimentarvi in una deliziosa vellutata di mango. Per quattro persone occorrono: 3 patate, 2 cetrioli, 1 cespo di lattuga, 1 mango, 1 porro, brodo di verdure, panna acida, sale e pepe.
Mondate e spezzettate la lattuga, le patate, i cetrioli e il porro e metteteli in una casseruola, coprite a filo con brodo di verdure e lasciate cuocere per un quarto d’ora. Togliete dal fuoco, frullate, passate al passaverdura a fori piccoli, regolate di sale e pepe. Lasciate intiepidire a temperatura ambiente e poi fatela raffreddare in frigorifero. A parte pulite il mango e tagliatelo a dadini, quindi servite la vellutata fredda con i dadini di mango e una cucchiaiata di panna acida a testa.
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