L’ultima puntata – ma solo in ordine cronologico – della crociata contro il cibo spazzatura, risale a qualche giorno fa, quando Coldiretti si è unita al protocollo approvato dai 20 assessori all’Agricoltura delle regioni italiane che vieta di fatto la distribuzione ai minori di alimenti e bevande con eccessivo contenuto di grassi saturi e trans, oli vegetali, zuccheri aggiunti, teina e caffeina.

E ci è andata pure bene! Pensate che in Danimarca nel 2011, per ridurre il consumo di questi alimenti, il governo si è inventato una tassa per tutti i cibi che contengono oltre il 2.3% di grassi, mentre in Ungheria si paga un tributo allo Stato quando si acquistano bevande che superano i 20 g di caffeina in 100 ml di liquido.

Ma cos’è esattamente questo cibo spazzatura di cui spesso si parla? L’espressione è ricalcata direttamente su quella anglosassone di ‘junk food’ e comprende tutti quei cibi considerati dannosi per la salute in quanto a bassissimo valore nutritivo e fortemente grassi e – permettetemi di aggiungere – inevitabilmente appetitosi. In pratica sono cibo spazzatura per antonomasia: hamburger, patatine fritte, hot dog, soft drink iperzuccherati e gassati.

Ovviamente la materia ha dato luogo a diverse ricerche in campo medico-scientifico: una delle più famose in merito è del 2008 e ha scoperto che l’assunzione di questi alimenti produce assuefazione e provoca nell’individuo alterazioni dell’attività cerebrale al pari di droghe pesanti come eroina e cocaina; studi più recenti, addirittura, avrebbero rivelato una qualche connessione tra il consumo di cibo spazzatura fin dalla giovane età e il grado di quoziente intellettivo. Il legame, invece, tra questi cibi e malattie cardiovascolari, rischio d’infarto, diabete e obesità è già noto e acclarato da tempo.

Il problema si fa particolarmente grave, in effetti, quando si correla il junk food ai bambini e si viene a conoscenza che non si tratta esclusivamente di un fenomeno made in Usa: circa il 22% dei bambini italiani, infatti, è in sovrappeso e di questi oltre il 10% è classificato come obeso. La colpa – come sempre accade – è degli adulti consenzienti che oltre a non proporre l’attività fisica e sportiva come parte di una crescita sana e completa, spesso e volentieri sono anche pessimi modelli di abitudini alimentari e ne trasmettono di cattive anche ai loro eredi, vuoi per mancanza di tempo o per incapacità tra i fornelli (alibi!).

Lungi da noi voler demonizzare in tutto e per tutto questo tipo di cibo, che come tutte le cose può essere consumato una tantum, facendo ben capire ai bambini che costituisce un’eccezione e non una regola della loro alimentazione (non fatelo mai passare come un premio, per carità!), ma dal momento che teniamo molto al gusto (oltre che alla salute), vi proponiamo di seguito delle ricette che soddisferanno sicuramente i vostri bambini e che sia alla vista che al sapore non hanno nulla da invidiare ai loro fratelli quasi gemelli acquistabili in qualunque fast food. Noi abbiamo preparato in casa degli hamburger particolari, chips un po’ speciali e addirittura il ketchup, mentre nel video potete trovare la ricetta dei panini al sesamo: divertitevi!

Hamburger di pesce

Ingredienti

    2 tranci di tonno fresco
    ½ avocado
    1 patata grossa
    4 panini per hambuger
    trito aromatico a piacere (consigliato prezzemolo, timo o maggiorana)
    4 foglie di insalata
    pomodorini

Preparazione

Con un coltellaccio sfilettate i tranci di tonno già puliti ottenendo una specie di macinato di pesce che unirete al trito aromatico, alla polpa frullata dell’avocado e alla patata lessata, sbucciata e schiacciata.

Da questo impasto ricavate 4 hamburger che cuocerete sulla griglia da entrambi i lati. Una volta cotti, adagiateli su una parte dei panini che avrete tagliato a metà (quella senza sesamo), coprite con l’insalata e i pomodorini a fette e chiudete con l’altra metà schiacciando bene con le mani.

Servite accompagnato da ketchup fatto in casa e da chips di verdure.

Chips di verdure

Ingredienti

    1 zucchina napoletana grossa
    1 pezzo di zucca
    ½ peperone
    1 barbabietola
    ½ melanzana tonda
    ½ sedano rapa

Preparazione

Aiutandovi con un’affettatrice tagliate tutte le verdure a fettine molto sottili e rotonde in modo che somiglino davvero a patatine in busta.

Adagiateli sulla placca del fondo appena unta e cuoceteli a 200° per almeno mezz’ora, poi procedete a disidratarli con l’apposita funzione disseccatrice. Potete servirle con del ketchup fatto in casa o con una salsina a base di yogurt.

Ketchup

Ingredienti

    85 g di concentrato di pomodoro
    80 g di miele d’acacia
    60 g di aceto di mele
    10 g di zucchero
    3 g di sale
    1/4 cucchiaino di cipolla essiccata in polvere
    una punta di cucchiaino di aglio essiccato in polvere
    30 g d’acqua

Preparazione

In un pentolino abbastanza grande mettete tutti gli ingredienti sul fuoco e portate a ebollizione, quindi fate sobbollire per almeno 20 minuti e fuoco basso mescolando ogni tanto.

Spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e aspettate che la salsa sia completamente fredda prima di riporla in frigorifero in un contenitore ermetico oppure sottovuoto in un barattolino precedentemente sterilizzato.

Foto | Tavallai
Foto | Kate Hopkins
Foto | Justin Kern
Foto | Rebecca Partington

Bambini e cibo spazzatura: è proprio tutto da buttare?

[blogo-gallery id=”168108″ photo=”1,3,5,7″ layout=”slider”]

Riproduzione riservata © 2024 - GB

ultimo aggiornamento: 28-10-2014