Nonostante le numerose divisioni e una morfologia accidentata (ricordiamo che nella Penisola Balcanica sono geograficamente situati i seguenti Stati: Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Bulgaria, Kosovo, Albania, Macedonia, Grecia e Turchia europea; per alcuni autori anche Slovenia, Moldavia e Romania), la cucina balcanica presenta diversi tratti comuni ed è influenzata sia dalla tradizione turca, eredità della dominazione ottomana (secoli XV-XIX), sia da quella ebraica, austriaca e ungherese. Nel complesso si tratta di una gastronomia semplice, non particolarmente grassa né speziata, esaltata dall’impiego di materie prime fresche.
Sono molto usate le carni miste, soprattutto sotto forma di polpettine. Ne sono un esempio i serbi ?evap?i?i (il video si riferisce a questo piatto), preparati con un trito di maiale, manzo, castrato, cipolla e cotti alla griglia o in padella; molto simili sono le salsiccette romene, a base di maiale, manzo, cumino e aglio, anch’esse alla griglia. Diffusa un po’ ovunque una pietanza a base di verdure al forno: melanzane e peperoni cotti lentamente fin quasi a spappolarsi e mescolati con un soffritto d’aglio e cipolla.
Un ingrediente abbastanza comune è il formaggio ovino tipo feta, che può essere utilizzato anche per preparare un dolce molto semplice: il cacio viene mescolato con le uova e cotto su uno strato di pasta fillo, infine zuccherato. Altro ingrediente comune, sebbene non diffuso ovunque, è la panna acida che, per esempio in Romania, viene usata come accompagnamento delle crocchette di polenta e altrove condisce le zuppe. Non meno diffuso lo yogurt, servito anche come salsa.
La famosa marmellata di rose bulgara viene mescolata con torrone pestato e gelato alla vaniglia per dare un gustoso semifreddo, mentre in Albania sono apprezzate le bucce di anguria sciroppate. Meno presente il pesce, salvo che lungo le coste.
Riproduzione riservata © 2024 - GB