Se il titolo Vongole felici è abbastanza intuibile (nel mondo veg, ci sono diversi piatti con nomi simili a indicare il fatto che si tratta di preparazioni cruelty free in quanto le vongole, nel caso specifico, continuano a essere felici in acqua, o il maiale vive libero, o anche il granchio e via dicendo), mi ha incuriosito subito il sottotitolo di questo libro: Manuale di cucina ecozoica (vegan e crudista) ispirata alla selvaticità e ai cicli naturali. Confesso che lì per lì non l’ho capito subito e per questo ho chiesto all’autrice, MaVi, di spiegare a noi di Gustoblog cosa volesse dire ecozoico, un termine forse non facilmente comprensibile:

Ecozoico è un termine preso a prestito dall’ecoteologo Thomas Berry, un visionario cattolico che indica il nostro nuovo testo sacro di riferimento nella storia dell’universo e nel rispetto del nostro pianeta in quanto sua diretta emanazione. La cucina ecozoica è quindi cucina della consapevolezza ecologica, una specie di slow-food ma salutista, vegan e tendenzialmente crudista.

Ecco che le cose cominciano a farsi più chiare, dunque: in questo libro – molto ben realizzato, c’è da dire, con tantissime ricette e foto anche a colori – si propone un modo di nutrirsi attento al nostro pianeta. Istanza, questa, che si fa sempre più impellenti da più parti. Quello che c’è da sottolineare è che quando parliamo di “stile di alimentazione” dobbiamo porre attenzione a non lasciarsi prendere da mode del momento. Se oggi “va di moda” essere vegetariani e vegani, non dobbiamo dimenticare che il vero spirito veg nasce da un’attenzione e un rispetto all’alterità: non si tratta, insomma, di una dieta (intesa come stile di vita) che ruota intorno al “nostro” ben-essere, ma a un modo di vedere l’altro (tanto gli animali non umani quanto, il mondo in cui viviamo, come ben spiega MaVi) come soggetto di rispetto e non di sfruttamento da parte dell’essere umano che spesso si pone al vertice si una piramide di dominio su tutto il creato. Un cammino di siffatto genere è senza dubbio più impegnativo ma molto più radicato in profondità, che una semplice “dieta veg” per “perdere peso” o “stare bene”.

Attraverso moltissime ricette (organizzate su base stagionale, in primis, ma anche volte all’autoproduzione) MaVi ci guida per mano nel nutrirci bene, in maniera sana e nel pieno rispetto di tutto il creato che ci circonda. Abbiamo chiesto all’autrice di indicarci una ricetta del suo libro che anche la persona più scettica potrebbe realizzare e rimanerne affascinata. Lei ci ha così risposto:

Senz’altro gli spaghetti alle vongole felici, è un piatto di semplice esecuzione ma di grande impatto visivo, e soprattutto diverte e mette allegria. Lo cucino a tutti al primo invito a pranzo e riscuote di solito molti consensi dopo l’assaggio, anche da parte onnivora.

La ricetta di cui parla MaVi la troviamo alle pagine 174-175 del suo libro in cui, tra l’altro, leggiamo:

Questa è una versione veganizzata degli spaghetti alle vongole crudeli. Infatti, la cucina vegana ha la possibilità di sostituire ogni ingrediente sensibile. Ci sono molte ricette di pasta con sughi di pesce veganizzati, tutte molto appetitose, ma mi mancavano le conchigliette nel piatto, finché un giorno…

Non vi sveliamo tutto, naturalmente: sul libro trovate la buona e simpatica ricetta (a proposito: MaVi racconta la sue ricette, non solo descrive i passaggi per realizzarle e questo è un interessante valore aggiunto). Infine, sempre per questa specifica ricetta l’autrice consiglia l’ascolto di The Same Deep Waters than you dei Cure “e che le vongole possano restare nelle loro acque, anche se non proprio profonde perché amano i bassi fondali”.

MaVi
Vongole felici. Manuale di cucina ecozoica (vegan e crudista) ispirata alla selvaticità e ai cicli naturali
Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2014
pp320, euro 18

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ultimo aggiornamento: 08-08-2014