La curcuma – detta anche zenzero giallo per via del colore e perché appartiene alla sua stessa famiglia – è una spezia tipica dell’India (dove se ne producono circa dodicimila tonnellate l’anno, la maggior parte delle quali sono destinate all’esportazione) e del sud est asiatico, dell’Etiopia e dell’Africa settentrionale in generale. La si trova in commercio sotto forma di radice o, più frequentemente, in polvere. Le radici vengono bollite, seccate, pelate e quindi macinate per dare origine alla classica polvere in vendita. Quando la acquistate fate attenzione al colore: deve essere di un bel giallo; se invece è di un giallo smorto vi stanno vedendo della curcuma vecchia che avrà anche un sapore amarognolo e terroso.
Spesso la curcuma viene usata come sostituto dello zafferano perché dona ai piatti un colore simile a quello dello zafferano e costa molto di meno: il sapore, tuttavia è diverso e anche il profumo è differente, perché quello dello zafferano è più deciso.
La curcuma è uno degli elementi base del curry; la si usa anche per condire riso, patate, biscotti e torte; viene utilizzata anche nella salsa Worcester. Inoltre la curcuma viene usata anche per colorare mostarde, burro, formaggi, bevande varie e sottaceti.
Se non sapete come utilizzare la curcuma in cucina, vi consigliamo alcune ricette che trovate qui su Gustoblog, come, per esempio il cous cous vegetariano, oppure delle sfiziosissime frittelle di radicchio. Ricordatevi che in cucina è sempre bene evitare gli sprechi, soprattutto se parliamo di pane: per questo vi propongo la soluzione del pangrattato alle spezie, in cui rientra, naturalmente, anche la curcuma. Se dopo tutto questo mangiare, volete depurarvi un po’, allora ecco per voi la tisana depurativa con un pizzico di curcuma.
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