Il rafano altro non è che una pianta erbacea perenne della quale viene utilizzata la radice, solitamente cruda, precedentemente grattugiata e condita con diversi ingredienti. Ricco di vitamina C, è controindicato in gravidanza e nei casi in cui si soffra di ulcera, di problemi ai reni o di acidità di stomaco.
Il rafano (o cren) alla piemontese, nello specifico, è una salsa caratterizzata da un sapore forte, deciso, che viene generalmente utilizzata per condire sia i bolliti che gli arrosti, per insaporire verdure, grigliate di carne, roast beef, ed ancora per la realizzazione di saporite vinaigrette. Viene spesso paragonata al sapore del Wasabi.
Si ottiene a partire dalla radice grattugiata, ridotta in pasta ed arrichita con aromi, aceto e poco altro e può anche venire congelata. La ricetta proviene da quì, mentre altre preparazioni che potrebbero interessarvi sono i crostini con peperoni e crema di rafano e lo storione in salsa di barbaforte, direttamente dalla cucina russa.
Ingredienti
250 gr di radice rafano
100 gr di aceto bianco
2 cucchiaini di zucchero
3 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale fino
Preparazione
Raschiare la radice del rafano e lavarla. Dovrà risultare tenera e per niene legnosa, quindi asciugarla accuratamente e grattugiarla molto finemente. Versare quanto ottenuto in una ciotola ed aggiungere l’aceto, l’olio, lo zucchero ed il sale. Dopo avere mescolato bene conservare all’interno di un vasetto e coprire con l’olio fino al bordo. Conservare in frigo e utiilizzare a piacere con carni e verdure.
La salsa di rafano ha un sapore molto forte, adatto dunque agli amanti del genere. Può essere conservata all’interno del frigo per circa un mese, coperta da olio che deve essere aggiunto dopo ogni utilizzo.
Foto | Ernesto Andrade
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