I frutti di mare sono tutti i molluschi con guscio esterno. Ne esistono di moltissimi tipi, alcuni dei quali si possono consumare crudi, ma nella maggior parte dei casi si cuociono in tantissime preparazioni: da soli diventano ottimi antipasti o secondi piatti, mentre in accompagnamento a pasta o riso possono essere davvero prelibati. Da non sottovalutare la cottura alla griglia, in umido, in guazzetto o anche in zuppa.
I frutti di mare hanno forme e tempi di cottura diversi, oltre che gusti tanto differenti. Ma come si preparano? Le cozze devono essere grattate con cura e sciacquate sotto l’acqua corrente, per togliere tutti i residui. Vanno poi cotte in padella con olio e aglio, ma si possono mangiare anche in zuppa.
I tartufi di mare devono spurgare per ore in acqua salata per poter eliminare la sabbia in eccesso, procedimento che si fa anche con tutti i tipi di vongole, anche quelle veraci e le telline. Si possono mangiare crudi, al naturale, solo con un po’ di limone.
Anche le vongole, che vanno spazzolate con cura e poi lasciate in acqua e sale per qualche ora per far spurgare la sabbia, possono essere mangiate crude, ma è meglio cuocerle, magari in guazzetto con olio e aglio, ma non mancano ricette in zuppe, primi piatti, guazzetti, crostini e molto altro ancora.
I fasolari devono spurgare la sabbia in un’ora di acqua salata: si mangiano crudi, gratinati, ma anche alla brace, per condire spaghetti e riso. Per poterli pulire devono essere incisi lungo il muscolo, per aprirli e separare le valve. Il mollusco va sciacquato con cura.
Le cappesante sono tra i frutti di mare più grandi, con una bella conchiglia facilmente riconoscibile. Si preparano spazzolandole con cura e poi si devono aprire con il coltello delle ostriche per separare le valve. Sono ottime nella versione gratinata, ma anche fritte, alla griglia, in salsa.
I cannolicchi hanno una forma allungata: hanno molta sabbia all’interno, quindi vanno fatti spurgare con cura. Si possono mangiare nel brodetto, in zuppa, gratinati, ma non sono niente male nemmeno crudi, accompagnati solo dal succo del limone.
Le ostriche sono altrettanto conosciute: sono molto pregiate e si consumano crude con il succo del limone, ma si possono anche gratinare. Si devono spazzolare e lavare con cura, proteggendo le mani con uno strofinaccio per evitare di tagliarsi. Con l’apposito coltello si devono separare le valve e bisogna staccare il mollusco per cucinarlo, altrimenti basta aprire la cerniera.
Ecco alcune ricette con i frutti di mare:
Foto | da Flickr di ecuaderno
Via | Lacucinaitaliana
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