Tipiche della zona di Genova, le gallette del marinaio sono delle focaccise secche deliziose e semplici da provare.

Al di fuori dei confini della Liguria è difficile sentir parlare delle gallette del marinaio. Anche note come pane dei naviganti, sono dello focaccine secche che, proprio come è facile intuire dal nome, i marinai si portavano appresso durante i lunghi viaggi.

Nate a Camogli nel 1500, sono una delle ricette più antiche della regione e in tempi recenti sono diversi i panifici che hanno ricominciato la produzione. Molto secche, al pari delle più conosciute friselle pugliesi, prima di essere consumate richiedono un breve ammollo. Agli albori venivano bagnate con l’acqua di mare e gustate con olio e acciughe. Con il passare del tempo sono diventate le coprotagoniste in diverse ricette tipiche della Liguria. Vediamo come si preparano le gallette del marinaio fatte in casa e come fare per gustarle al meglio.

gallette del marinaiogallette del marinaio

Come preparare la ricetta delle gallette del marinaio

  1. Per prima cosa pesate la farina in una ciotola.
  2. Sciogliete il lievito nell’acqua e versatelo sulla farina mescolando prima con un cucchiaio die poi a mano. Quando l’impasto prende consistenza incorporate anche il sale e finitelo di lavorare su una spianatoia.
  3. Dividete l’impasto in palline da 60 g di circa e copritele con un foglio di pellicola e con un canovaccio. Lasciatele riposare 30 minuti.
  4. Stendete le gallette con il matterello fino a raggiungere uno spessore di 3-5 mm e mettetele a lievitare sempre coperte per 45 minuti.
  5. Bucherellate la superficie con uno stuzzicadenti per evitare che si gonfino in cottura e cuocete a 200°C per 6-8 minuti sulla leccarda quindi trasferitele sulla griglia e proseguite la cottura per altri 6 minuti circa, fino a che non saranno ben dorate.
  6. Una volta fredde sono pronte per essere gustate o conservate.

Una curiosità: originariamente le gallette venivano preparate senza sale per evitare che trattenessero l’umidità. Venivano poi conservate all’interno di cassoni foderati di zinco per scongiurare muffe e attacchi dei topi.

Vi lasciamo anche un breve video dove farvi un’idea sulla semplicità dei vari passaggi di questa ricetta.

Come mangiare le gallette del marinaio

In origine le gallette venivano inzuppate nell’acqua di mare in quanto l’acqua potabile (di fonte) era un bene prezioso e centellinato nei lunghi viaggi. Venivano poi utilizzate al posto del pane insieme alle acciughe e all’olio oppure insieme al famoso bagnun di acciughe, una sorta di zuppa di pesce molto saporita che permetteva di ammollare le gallette.

Oggi le gallette possono essere gustate semplicemente dopo averle bagnate in acqua e aceto calcolando circa 3 cucchiaio di aceto per ogni bicchiere di acqua. Per renderle ancor più saporite alcuni sfregano sulla superficie uno spicchio di aglio, proprio come si è soliti fare con le bruschette. Per mantenere le gallette croccanti sono sufficienti 20 secondi di ammollo. Avrete così un prodotto ottimo per accompagnare le vostre insalate. Oltre i 25 secondi tenderanno a diventare molli.

Oggi, tra le ricette che vedono protagoniste le gallette del marinaio ci sono il cappon magro, la capponadda, la buridda e il condiglione.

Conservazione

Le gallette del marinaio si mantengono a lungo in un sacchetto di carta o in una scatola di latta.


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ultimo aggiornamento: 25-07-2024