Le busiate sono un formato di pasta tipico siciliano. Ecco come prepararle con la ricetta originale e qualche idea per il condimento.
Quando si parla di formati di pasta, l’Italia non ci lascia certo a digiuno. Da nord a sud sono pressoché infiniti e ogni regione, provincia, alle volte paese ha il suo. Quando si parla di Sicilia è impossibile non parlare delle busiate trapanesi. Questa ricetta tipica siciliana ha un origine molto antica e va fatta risalire a quando Trapani era un porto commerciale che accoglieva i commercianti liguri di ritorno dall’Oriente. Sono loro ad aver portato l’agliata genovese, rivisitata poi con i sapori dell’isola.
Tornando al formato di pasta però, circolano varie leggende circa l’origine del termine. Vediamo meglio come si preparano e tutto quello che c’è da sapere dietro l’origine del nome.
Come preparare la ricetta delle busiate
- Mettete la farina a fontana su una spianatoia di legno e aggiungete al centro l’acqua tiepida, poca per volta, impastando con le mani.
- Impastate energicamente con le mani per una decina di minuti, fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare almeno mezz’ora.
- Staccate ora delle porzioni di impasto e con le mani lavoratele in modo da dargli la forma di un cordoncino di mezzo centimetro di diametro e lunghezza a piacere. Questo formato di pasta viene realizzato sia lungo che corto, pertanto potete decidere voi per quale optare regolandovi con la lunghezza dei cordoncini di impasto.
- Cominciando da un’estremità iniziate ad arrotolarle attorno al buso (potete utilizzare uno stecchino di legno grande da spiedino), dandogli la caratteristica forma a spirale.
- Adagiate le busiate su un piano da lavoro infarinato e lasciatele asciugare la pasta su un canovaccio prima di cucinarla.
Ed ecco un video per capire bene come preparare la pasta, soprattutto il passaggio con lo stecchino:
Come condire le busiate trapanesi
Le busiate sono un formato di pasta che accoglie il sugo in maniera strepitosa. Ecco perché vengono spesso arricchite con condimenti corposi come il sugo a base di pesce spada e pomodorini.
Più semplice da preparare e ugualmente delizioso, il pesto alla trapanese è il condimento classico del piatto. In alternativa, provate il pesto di pistacchi e sentirete che delizia!
Conservazione
Questa pasta si conserva per qualche settimana da cruda, all’interno di un sacchetto di tela pulito e lontano da fonti di calore. Invece per quanto riguarda la pasta cotta (e condita) consigliamo di consumarla subito appena pronta.
Perché si chiamano busiate
Una delle particolarità di questa pasta è il nome, che tuttavia è strettamente legato alla sua forma elicoidale tipica. Secondo la tradizione siciliana, infatti, il termine busiate deriva dal termine buso. Il buso sembrerebbe indicare due particolari oggetti, con i quali veniva realizzato questo formato di pasta.
Il buso infatti, o busa, sta a indicare lo stelo di una pianta tipica della regione, l’Ampelodesmos mauritanicus detta anche “Disa”, che alcuni contadini usavano per legare tra loro i fasci delle spighe di grano. I cordoncini di impasto venivano quindi avvolti intorno al ramo e ottenevano così la classica forma elicoidale.
La seconda origine del nome, sempre da ricondurre al termine buso stava a identificare un tradizionale ferro da maglia siciliano, attorno al quale veniva avvolta la pasta.
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