Per imparare a usare il carpaccio di mopur e magari qualche trucco per servirlo, credo sia utile prima qualche minima nozione su cosa sia questo salume vegano. Trattasi di un alimento vegetale ricco di proteine (contiene punte del 34%) realizzato grazie a una particolare fermentazione del grano, che ne fa ottenere una trama molto fitta, del tutto simile a quella della carne e della bistecca.
Ovviamente il processo di lavorazione per ricavarlo è tutto altamente bio ed è un cibo del tutto privo di colesterolo e a basso contenuto di grassi. La sua versione a carpaccio si può condire esattamente come qualunque carpaccio di manzo: la “morte sua” è ovviamente, quindi, con rucola e scaglie di parmigiano, un filo d’olio e qualche goccia di balsamico, ma potete osare con fettine di zucca e patata in padella e granella di pistacchi e nocciole, oppure con una bella giardinette di sottaceti.
Se avete fretta, per un panino volante vi consiglio di scaldare una ciabatta, spalmarla di senape e farcirla con mopur appena condito con olio e pepe e una generosa cucchiaiata di ceci al rosmarino, magari avanzati dalla sera prima perché non si butta niente. In alternativa, spaccate una rosetta, spalmate con salsa verde e inserite il mopur in carpaccio, carote a julienne, zucchine crude a listarelle, pomodori secchi e olive taggiasche. Un piacere unico senza lacrime di cocodrillo.
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