Come pulire il tartufo bianco? Sorvolando sul prezzo – non accessibile a tutti – su una cosa non si discute: il tartufo bianco (di Alba) è pregiato, e non solo in quanto a valore. Il suo sapore inconfondibile non fa che regalare alle pietanze un tocco di raffinatezza inarrivabile. Avete la fortuna di averne uno in casa? La parte che richiede un pizzico di attenzione sta nella sua pulizia.
Come pulire (e conservare) il tartufo bianco? E’ presto detto. Partiamo dal presupposto che sarebbe bene acquistare i tartufi già privi della terra in superficie, ciò sia per questioni igieniche che di correttezza: la terra influisce sul peso finale. Tenete presente, inoltre, che i tartufi bianchi vengono considerati più delicati e, per questo, richiedono particolare attenzione nella pulizia. Ricordate, infine, anche che lo strato esterno immediatamente a contatto con il tartufo non andrebbe eliminato, ciò per garantire una più lunga conservazione.
I tartufi non si presentano tutti allo stesso modo: alcuni possono essere ricoperti da uno strato di terra più spesso e duro di altri. In tal caso dovrete prima eliminare tale rivestimento con la punta di un coltello, se necessario. La terra va spesso ad annidarsi nelle fessure e la spazzola, almeno inizialmente, potrebbe non rivelarsi sufficiente. Qualora lo strato di terra presente sia duro e consistente, può rivelarsi necessario tenere a bagno il tartufo bianco in acqua fredda per non più di un minuto per togliere quella superficiale.
Una volta effettuata tale operazione potete utilizzare una spazzola dalle setole non eccessivamente dure per eliminare via la terra rimasta. Il tubero, a questo punto, è pronto per essere utilizzato in cucina. Come cucinare il tartufo bianco, adesso, è una decisione che spetta solo a voi. Buon appetito!
Photo | iStock
Riproduzione riservata © 2024 - GB